La Regione Lazio ha annunciato l’avvio del “Programma Operativo di Interventi per il biennio 2025-2026, al fine di attuare politiche integrate per lo sviluppo e l’occupazione nell’area dello stabilimento Stellantis di Piedimonte San Germano, in provincia di Frosinone, e dell’indotto”. Si tratta di un intervento di sostegno ad un territorio devastato dalla crisi dell’automotive che utilizza la legge regionale 46/2002. Saranno Lazio Innova spa e il Consorzio industriale ad individuare le aree, le imprese e l’indotto destinatari degli interventi. Si tratta di dare sostegno ad aziende direttamente o indirettamente collegate allo stabilimento di Piedimonte mentre saranno definiti i requisiti a livello regionale delle attività imprenditoriali ammesse ai benefici consistenti in una somma complessiva di 5 milioni e 500mila euro per le annualità 2025 e 2026. A margine sarà costituito il Tavolo permanente per l’unità di crisi e per la concertazione. LEGGI QUI.
Maura: “Impegno costante per imprese e famiglie”
“Come promesso, la giunta regionale ha deliberato di dare attuazione al comma 1 dell’art. 2, della L.R. 46/2002 attraverso la predisposizione del Programma Operativo di Interventi per il biennio 2025-2026, per attuare politiche integrate per lo sviluppo e l’occupazione nell’area dello stabilimento Stellantis di Piedimonte San Germano. Un intervento importante soprattutto per l’indotto Stellantis. Ora verranno definiti gli interventi da realizzare tramite il supporto di Lazio Innova spa e il Consorzio industriale, individueremo le aree, le imprese e l’indotto destinatari degli interventi. – Spiega Daniele Maura, vicepresidente commissione Sviluppo economico, Commercio, Arigianato e industria Regione Lazio.
Per dare attuazione al programma operativo verranno stanziati 5 milioni e 500mila euro per le annualità 2025 e 2026. Per monitorare la crisi Stellantis è l’attuazione del programma, verrà costituito un Tavolo permanente per l’unità di crisi e per la concertazione. Avevamo promesso un impegno concreto a sostegno del tessuto sociale e industriale per supportare le realtà produttive aiutandole anche in un’eventuale riconversione e nello stesso tempo la vicinanza a lavoratori e lavoratrici e lo abbiamo fatto. Le piccole e medie imprese potranno attingere a questi fondi per migliorare, riconvertire o per nuove iniziative imprenditoriali. Il mio impegno a sostegno del tessuto industriale della nostra provincia e soprattutto del sud della nostra provincia, oggi in sofferenza, è costante. Dopo il salvataggio della Reno De Medici, oggi grazie a questa iniziativa spero che si riescano a salvare altre aziende e il lavoro per tante famiglie”. – Conclude Maura.