La Regione Lazio ha annunciato l’avvio del “Programma Operativo di Interventi per il biennio 2025-2026, al fine di attuare politiche integrate per lo sviluppo e l’occupazione nell’area dello stabilimento Stellantis di Piedimonte San Germano, in provincia di Frosinone, e dell’indotto”. Si tratta di un intervento di sostegno ad un territorio devastato dalla crisi dell’automotive che utilizza la legge regionale 46/2002. Saranno Lazio Innova spa e il Consorzio industriale ad individuare le aree, le imprese e l’indotto destinatari degli interventi. Si tratta di dare sostegno ad aziende direttamente o indirettamente collegate allo stabilimento di Piedimonte mentre saranno definiti i requisiti a livello regionale delle attività imprenditoriali ammesse ai benefici consistenti in una somma complessiva di 5 milioni e 500mila euro per le annualità 2025 e 2026. A margine sarà costituito il Tavolo permanente per l’unità di crisi e per la concertazione.
Interventi per 5,5 milioni. Angelilli: sostegno a Pmi e nuove iniziative
La vicepresidente e assessore allo Sviluppo economico, al Commercio, all’Artigianato, all’Industria e all’Internazionalizzazione della Regione Lazio, Roberta Angelilli parla di “impegno significativo da parte della Regione Lazio a supporto delle realtà produttive e dei lavoratori che ruotano attorno al colosso dell’automotive. Si tratta, di fatto, dell’avvio della procedura per il bando destinato in particolare alle imprese in sofferenza per le oscillazioni del mercato dell’auto. Le risorse sono destinate a sostenere le piccole e medie imprese per la promozione di nuove iniziative imprenditoriali, il marketing territoriale e l’internazionalizzazione, l’aumento della dotazione infrastrutturale e delle strutture di servizio al sistema produttivo locale, lo sviluppo delle imprese esistenti, anche attraverso la promozione di processi di riorganizzazione interna, la diversificazione e la riconversione in specializzazione produttive mature, l’aumento del livello tecnologico, della ricerca e dello sviluppo dell’innovazione, la valorizzazione delle risorse umane, attraverso specifici programmi di formazione, orientamento e accompagnamento”.

Il segretario Cisl Lazio: mantenere altissima la guardia sulla multinazionale
“Avevamo sostenuto con forza e determinazione il rifinanziamento della Legge Regionale 46, meglio conosciuta come legge sull’indotto Fiat. Ragione per la quale esprimiamo soddisfazione per la misura adottata dalla Regione Lazio a sostegno del sistema industriale del territorio e, in particolare, dell’indotto Stellantis – ha commentato a caldo Enrico Coppotelli, segretario generale della Cisl Lazio -. E’ assolutamente necessario mantenere altissima la “guardia” la concentrazione. Intanto perché la situazione dell’indotto Stellantis è già oltre la soglia dell’allarme rosso. Per non parlare della crisi dell’automotive e delle prospettive dello stabilimento di Piedimonte San Germano. Confermo quanto dichiarato nelle scorse settimane: il settore dell’automotive sta per esplodere e vanno prese decisioni drastiche, non c’è più tempo. Dobbiamo immaginare che i lavoratori dello stabilimento di Piedimonte San Germano non possano continuare a sopravvivere di cassa integrazione”.
“Si riparta dall’attuazione della nuova legge sulla partecipazione”
“Recentemente – ricorda il segretario Coppotelli – è stata approvata in Senato la legge sulla Partecipazione e noi crediamo che da lì dobbiamo assolutamente ripartire, perché soprattutto il tema dell’intelligenza artificiale ci porterà a dover governare questi processi. Non si può continuare a vivere alla giornata, i lavoratori non possono continuare ad andare avanti senza prospettive, con buste paga falcidiate, l’indotto è in un clima di costante e pericolosa incertezza. Va bene dunque l’iniziativa della Regione, ma è necessario proseguire per rimettere al centro la persona nell’automotive in tutta Europa e continuare a fare ‘pressione’ per avere delle risposte vere sul futuro dello stabilimento Stellantis di Piedimonte. È in gioco una fetta determinante del sistema occupazionale, produttivo e perfino sociale della Ciociaria. Anche se l’automotive flette a livello europeo ed internazionale, nel Basso Lazio l’economia si regge interamente su questo settore. Allo stesso modo alcune decisioni vanno prese, una su tutte: zone cuscinetto per le province di Frosinone, Latina e Rieti, confinanti con aree che possono usufruire dei benefici della Zes”, conclude il numero uno di Cisl Lazio.