Home Cronaca Confisca milionaria a cinque imprenditori legati alla ‘ndrangheta: coinvolta anche la Ciociaria

Confisca milionaria a cinque imprenditori legati alla ‘ndrangheta: coinvolta anche la Ciociaria

Frosinone - L'indagine 'Andrea Doria' della Guardia di Finanza di Reggio Calabria arriva in Ciociaria. Beni sequestrati

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Confiscati oltre 140 milioni di euro a cinque imprenditori legati alla ‘ndrangheta. I beni, tra cui 28 imprese attive anche in Germania, immobili, conti correnti e auto di lusso, sono stati sottratti nell’ambito dell’operazione “Andrea Doria”, condotta dalla Guardia di finanza con il coordinamento della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria. Coinvolta anche la provincia di Frosinone.

Al centro dell’inchiesta, una rete di frodi fiscali nel settore dei carburanti. L’attività, diretta dal procuratore facente funzione Giuseppe Lombardo, ha portato all’esecuzione di due provvedimenti emessi dalla sezione misure di prevenzione del tribunale reggino, applicati su scala nazionale e in territorio tedesco.

Secondo quanto ricostruito dalle indagini, oggi nella fase dibattimentale, i cinque imprenditori avrebbero gestito un sofisticato schema di evasione fiscale, basato su complesse triangolazioni fittizie tra società, uso improprio di dichiarazioni d’intento e operazioni finalizzate all’evasione dell’Iva e delle accise.

Giro d’affari miliardario con i carburanti

Al centro del sistema illecito, un giro d’affari miliardario legato alla distribuzione di carburanti, che avrebbe permesso al gruppo di operare indisturbato tra depositi fiscali e distributori stradali, grazie a una rete di società cartiere, broker e intermediari.

Gli inquirenti ipotizzano che gli imprenditori coinvolti fossero collusi con clan di ‘ndrangheta operanti nella Piana di Gioia Tauro e nella Locride, e che avessero il compito di riciclare capitali illeciti attraverso le proprie aziende nel settore energetico e dei trasporti.

L’inchiesta patrimoniale, arricchita da precedenti acquisizioni investigative, ha evidenziato una notevole sproporzione tra i beni nella disponibilità degli indagati e la loro capacità reddituale ufficiale.

Successivamente, ulteriori approfondimenti hanno portato all’estensione della misura patrimoniale ad altri beni, tra cui ulteriori proprietà immobiliari in Calabria, Lazio e Piemonte, e posizioni finanziarie internazionali, per un valore aggiuntivo di circa 19 milioni di euro.

Il coinvolgimento della provincia di Frosinone

Il tribunale di Reggio Calabria, ritenendo fondati gli elementi raccolti nel corso delle indagini, ha disposto la confisca definitiva dell’intero patrimonio.

Nel dettaglio, il provvedimento ha riguardato 79 immobili (tra cui 58 terreni e 21 fabbricati situati nelle province di Reggio Calabria, Catanzaro, Roma, Frosinone e Novara), 85 veicoli, 28 imprese (3 con sede in Germania), attive nei settori della commercializzazione di prodotti petroliferi, della logistica, della manutenzione container, della locazione immobiliare e dell’agricoltura, nonché partecipazioni societarie, 4 orologi di lusso, un milione di euro in contanti e disponibilità finanziarie estere.

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