Samuel Battaglini, dirigente provinciale di Forza Italia e vice presidente regionale ‘Giovani’ dell’Associazione Nazionale Comuni d’Italia, prende posizione sulla procedura di espulsione dal partito avviata dal direttivo provinciale e giunta davanti ai probiviri regionali e commenta a caldo: “Stanno ridicolizzando Forza Italia”.
Frosinone News ha già pubblicato due articoli sull’argomento: “Alla prima indiscrezione uscita sulla vostra autorevole testata giornalistica – scrive -, ho evitato di rispondere, ritenendo che i panni sporchi si lavino in famiglia, ma non posso certamente tacere di fronte alla ‘puntualizzazione’ del segretario provinciale. Intanto, anche i meno attenti ed addentrati nelle dinamiche politiche, sanno bene che richiedere l’espulsione di un dirigente è un atto vergognoso, al limite dello squallore; a maggior ragione se il dirigente in questione milita da anni in Forza Italia ed ha sempre contribuito, senza nulla pretendere in cambio (anzi), alla crescita del partito. Un partito, quello nel quale milito, che si è sempre contraddistinto per essere libero e liberale, aperto al confronto, rinnegando da sempre chiusure di questo tipo”.
“Amici attendono ancora la nomina a coordinatore perché vicini a me”
“È chiaro che – aggiunge -, in questa provincia, da parte di Chiusaroli & Co., c’è un disegno ben chiaro, quello di eliminare tutte le voci critiche e dissonanti, che non hanno la tendenza a genuflettersi al cospetto di chi usa il partito a fini personali, con autorità anziché con autorevolezza. Basti pensare a quello che è successo a Sora ed ai tanti amici che hanno fatto centinaia di tessere sparse nei loro comuni e che ancora attendono la nomina di coordinatore cittadino, colpevoli probabilmente di essere politicamente a me vicini. Chiusaroli, che si nasconde dietro ad alcuni membri del coordinamento, dimentica che Forza Italia dovrebbe essere al di sopra di tutto e di tutti, lei compresa”.
“Contro di me accuse patetiche, senza neppure un tavolo chiarificatore”
“Le accuse mosse nei miei confronti sono a dir poco patetiche, motivo per cui non ho nulla da temere sulla risposta che daranno i probiviri. Mi sembra chiaro che tutto questo, senza aver voluto nemmeno approcciare ad un tavolo chiarificatore, sia un tentativo maldestro di spaccare il partito e di lanciare un messaggio a chi chiede chiarezza e maggiore condivisione: ‘colpirne uno per educarne cento’. Mi spiace, ripeto, per questo nostro partito che, così facendo, non mostra né all’esterno né all’interno un bel segnale. Attendo con estrema tranquillità e fiducia il responso del partito nazionale, così come lo attendono i tanti tesserati e dirigenti a me vicini pronti, eventualmente, a fare altre scelte. Ma siccome questa è anche casa nostra, sono fiducioso sul fatto che qualsiasi incomprensione e tentativo di creare una riserva indiana accessibile a pochi ‘eletti’, possano essere risolti”, conclude Battaglini.