Serie B – Clima sereno e grande consapevolezza in casa Frosinone dopo il pareggio con il Modena. In conferenza stampa, mister Massimiliano Alvini e il direttore generale Piero Doronzo hanno tracciato un bilancio complessivo del momento della squadra, tra analisi tecniche, obiettivi e prospettive future.
Sulla gara contro il Modena, Alvini ha spiegato: “Abbiamo sofferto più nel mezzo che sugli esterni, come era prevedibile. Il Modena è una squadra di qualità e la partita è stata equilibrata. Non abbiamo concesso molto sulle fasce, ma centralmente abbiamo faticato di più”.
Sulla rosa il tecnico ha aggiunto: “Farei fatica a elogiare un singolo. Koutsoupias sta trovando continuità e dimostra di essere un ottimo giocatore, ma tutti stanno dando il massimo. C’è ambizione, voglia di crescere e noi dello staff dobbiamo metterci a disposizione per far sì che ciò accada. Il bilancio è positivo per tante componenti: mi piace allenare questa squadra, i ragazzi ti danno gusto a lavorarci ogni settimana”.
Il direttore Doronzo ha posto l’accento sulla solidità del club: “L’obiettivo principale dell’azienda è sempre ottenere risultati, ma in modo sostenibile. Il presidente Stirpe ce lo ricorda ogni giorno: mantenere la B non è semplice, perché gli incassi sono diversi dalla Serie A, ma nonostante questo non c’è stato alcun ridimensionamento. Il presidente è vicino al territorio e ha sempre sostenuto che la squadra appartiene alla città. Quando arrivano i risultati è normale che tutto diventi più semplice”.
Parlando della situazione infortuni, Alvini ha chiarito: “A Bari potrebbe essere più coinvolto Marchizza, che non era ancora al top sabato scorso. Monterisi lo valuteremo giorno per giorno. Per Biraschi, Baracella, Gelli e Francesco ci vorranno ancora circa venti giorni, mentre Gori avrà tempi più lunghi”.
Soddisfazione anche da parte del direttore Doronzo per il cammino della squadra: “Potevamo avere tre o quattro punti in più, ma il percorso è più che positivo. Lo avevamo intuito già dal ritiro: c’è armonia, stima reciproca e unione, e quando ci sono questi valori si può arrivare lontano. Anche con assenze importanti abbiamo saputo reagire e tra venti giorni recupereremo ulteriori risorse.”
Sul mercato di gennaio il direttore è stato chiaro: “Non è detto che intervenendo si migliori. Valuteremo dopo il 27 dicembre se ci saranno esigenze, ma oggi non è una priorità. L’ambizione della Serie A è chiara per tutti, ma bisogna restare realistici: la base è preservare la categoria, che è fondamentale”.
Alvini ha poi sottolineato il valore della disciplina e della coerenza: “I risultati sono frutto del lavoro della società. Con la dirigenza c’è piena sintonia. Credo molto nella disciplina: è alla base del successo, così come la coerenza e la professionalità. Ho la fortuna di lavorare con un direttore come Castagnini, che conosce il calcio come pochi, e con Doronzo, in una società che ha una visione chiara. Sono felice di essere a Frosinone. Voglio vincere la Serie B: ho 55 anni, ho vinto tutti i campionati fino alla cadetteria e questo mi manca. Non lo dico per presunzione: è un obiettivo che mi piacerebbe raggiungere nei prossimi anni. Ora la priorità è consolidare quanto stiamo facendo, ma se arriveremo lì per giocarci qualcosa di grande, non ci tireremo indietro”.
Doronzo ha parlato anche dei rinnovi: “Palmisani ha rinnovato e l’ufficialità è arrivata ieri. Era un discorso avviato da tempo e abbiamo legato al club un patrimonio della società e della città. A breve rinnoveremo anche Bracaglia. Ghedjemis ha un contratto fino al 2028, quindi non c’è urgenza. Valuteremo nel corso della stagione altri rinnovi, ma intanto siamo soddisfatti di questi primi accordi”.
Sul piano personale, Alvini ha aggiunto: “Vivo a Ferentino, vicino al centro sportivo, e frequento spesso Frosinone per pranzo o cena. La gente è socievole, accogliente. Mi trovo bene e questo aiuta a lavorare con serenità. È una realtà tranquilla, con le condizioni giuste per fare bene”.
Il direttore Doronzo ha ricordato il percorso di rinascita del club dopo la retrocessione: “La delusione dello scorso anno l’abbiamo superata, anche se all’inizio un po’ di amarezza c’era. Sono cambiate le persone e lo staff tecnico. Quando faccio i complimenti al mister è perché è riuscito a entrare nella testa dei giocatori in modo diverso. Frosinone per Alvini non è stato un ripiego, e per noi lui è stato l’unica scelta: lo volevamo da subito. Non ci sono segreti, se non il lavoro”.
Infine, l’allenatore ha ribadito la sua idea di calcio: “Volevo una squadra con identità forte, che giocasse un calcio di dominio e con coraggio. Noi vogliamo sempre fare la partita, consapevoli della difficoltà del torneo. L’idea è proseguire su questa linea. Calvani, che è un nazionale Under 21, e Calò, che conosco dai tempi del Pontedera, stanno facendo molto bene, ma anche gli altri ragazzi stanno crescendo. Devono avere fuoco e professionalità dentro. Il ritiro al Terminillo è stato perfetto, ci ha aiutato tanto. Allenare uno come Ghedjemis è facile: si diverte e questo fa la differenza”.
Doronzo ha concluso confermando la volontà di tornare anche il prossimo anno al Terminillo per la preparazione estiva: “È un luogo dove si lavora bene e ci siamo trovati alla perfezione. Quasi certamente ci torneremo anche la prossima stagione”.
