Home Serie B Frosinone-Entella, Alvini: “Una squadra giovane ma con identità. Vittoria di maturità”

Frosinone-Entella, Alvini: “Una squadra giovane ma con identità. Vittoria di maturità”

Dopo il successo sul campo contro la Virtus Entella per 4-0, mister Alvini analizza con lucidità e orgoglio la prestazione del suo Frosinone

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Serie B – Dopo il successo sul campo contro la Virtus Entella per 4-0, mister Massimiliano Alvini analizza con lucidità e orgoglio la prestazione del suo Frosinone, capace di vincere e convincere in una gara tutt’altro che semplice.

Mister, una vittoria importante e meritata. Come valuta la prestazione dei suoi ragazzi?

«Condivido l’analisi: abbiamo fatto una grande partita. Ci sono stati momenti difficili, ma la squadra è rimasta sempre dentro la gara con determinazione e maturità. Abbiamo creato molto, forse avremmo potuto concretizzare prima, ma la vittoria è ampiamente meritata. In queste dodici partite ufficiali, tra campionato e Coppa Italia, si vede un’identità chiara. È un gruppo giovane, oggi in campo molto più giovane rispetto all’Entella, ma che ha mostrato personalità e crescita».

Si è visto un Frosinone più equilibrato e maturo rispetto ad altre gare. È d’accordo?

«Sì, è proprio questo l’aspetto che mi rende più soddisfatto. Abbiamo condotto la partita con maggiore lucidità e ordine rispetto ad altre occasioni. Certo, ci sono ancora tante cose su cui lavorare, soprattutto nella gestione di alcune situazioni difensive e nei duelli, ma la maturità dimostrata oggi è un segnale importante di crescita mentale».

Ha parlato spesso di un gruppo giovane. Pensa che le critiche arrivate dopo le due sconfitte siano state eccessive?

«Sinceramente sì. Le due sconfitte sono state interpretate troppo negativamente. Questo è un gruppo che va accompagnato, sostenuto, perché è il più giovane del campionato. Ci sono margini enormi di miglioramento, ma serve equilibrio. Anche nelle difficoltà bisogna avere una visione costruttiva, perché il percorso è lungo e vogliamo portarlo avanti con serenità e impegno».

Situazione infortunati: quando potremo rivedere tutti a disposizione?

«Abbiamo sette giocatori fuori: quattro per traumi contusivi o distorsioni e tre per problemi muscolari. Li rivedremo tutti dopo la sosta. Fino ad allora continueremo con le risorse attuali, ma chi scende in campo mi dà sempre garanzie e fiducia. Non mi interessa parlare di assenze, perché tutti quelli che giocano danno il massimo».

Gli attaccanti stanno trovando continuità sotto porta. Quanto è importante questo per il vostro sistema di gioco?

«Tantissimo. Sono molto contento di Raimondo, Zilli e Vergani. Stanno crescendo, stanno lavorando con serietà e hanno qualità. Sono giovani – Raimondo è un 2004, Zilli un 2002 – ma stanno dimostrando grande voglia di migliorarsi. Il merito è anche della società e del direttore che hanno creduto in loro. Il nostro obiettivo è aiutarli a crescere con umiltà e ambizione».

Il pubblico ha risposto ancora una volta con entusiasmo.

«Sì, la curva è stata straordinaria. Ha cantato dal primo all’ultimo minuto e questo aiuta tanto i ragazzi. Si sente il feeling tra la squadra e la gente, e quando l’ambiente è così coinvolto tutto diventa più bello. Anche a Genova i tifosi ci hanno fatto sentire il loro calore. È una spinta fondamentale».

Dove può arrivare questo Frosinone e su cosa deve ancora lavorare?

«Noi abbiamo le idee chiare: vogliamo costruire qualcosa di solido nel tempo, con professionalità, coraggio e lealtà. C’è grande sintonia tra società, squadra e staff. Il campionato è lungo e complicato, ma vogliamo affrontarlo con passione, facendo divertire la nostra gente. L’obiettivo è crescere ogni settimana, migliorare i nostri giovani e dare un’identità forte al Frosinone. Poi i risultati verranno di conseguenza».

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