È stata una notte di sangue e violenza quella tra martedì e mercoledì a Frosinone, con un doppio intervento della Squadra Volante della Polizia di Stato impegnata su due fronti critici, nel giro di poche ore. Prima una violenta aggressione allo Scalo, culminata in un arresto per tentato omicidio. Poi, in pieno centro storico, un dramma familiare sfociato in un tentato gesto estremo.
Accoltellamento allo Scalo: arrestato un uomo per tentato omicidio
È finita con un arresto l’aggressione avvenuta intorno alle 23 nei pressi del sagrato della chiesa della Sacra Famiglia, nel quartiere Scalo. Un 45enne nigeriano residente in città è stato ferito gravemente alla schiena e a un braccio con una bottiglia rotta, presumibilmente al culmine di una lite per motivi ancora da chiarire.
A lanciare l’allarme, alcuni passanti allarmati dalle urla. I primi a intervenire sono stati i Carabinieri della vicina caserma, seguiti dalle Volanti della Polizia di Stato, coordinate dal dirigente Gianluca Di Trocchio. La vittima è stata soccorsa dal personale del 118 e trasportata in codice rosso all’ospedale “Spaziani” di Frosinone.
Agli agenti l’uomo ha riferito di essere stato aggredito da due stranieri, entrambi a lui noti. Le ricerche sono scattate subito: uno dei due presunti responsabili, un cittadino gambiano, è stato rintracciato e riconosciuto dalla vittima. Arrestato con l’accusa di tentato omicidio, è stato trasferito in carcere. Il secondo soggetto è ancora ricercato.
Ancora una volta, la zona dello Scalo torna alla ribalta per episodi di violenza legati a contesti di degrado e tensioni sociali. Decisivo, anche in questo caso, l’intervento rapido e mirato delle Forze dell’Ordine, che ha permesso di individuare uno degli aggressori a poche ore dai fatti.
Frosinone alta: accoltella la moglie e tenta il suicidio
Poco dopo, un altro intervento drammatico ha coinvolto le pattuglie della Polizia nel centro storico, nei pressi di piazza Risorgimento. Un violento litigio tra coniugi si è trasformato in una tragedia sfiorata. Un uomo di 69 anni, professionista in pensione, ha aggredito la moglie – una donna di 53 anni – colpendola al volto con un’arma da taglio, probabilmente un coltello, causandole una grave ferita.
A dare l’allarme un familiare. Sul posto sono intervenuti gli agenti della Volante, il personale sanitario del 118 e i Vigili del Fuoco. Secondo le prime ricostruzioni, dopo aver ferito la donna, l’uomo avrebbe tentato di togliersi la vita utilizzando la stessa arma e precipitando poi per alcuni metri.
È stato trovato riverso sul pianerottolo, in una pozza di sangue, con ferite profonde. Trasportato d’urgenza allo “Spaziani” in codice rosso, è ora ricoverato in prognosi riservata. La moglie, seppur ferita al volto, non sarebbe in pericolo di vita.
La Polizia sta ora ricostruendo l’esatta dinamica dei fatti e valutando le condizioni dell’uomo, su cui – secondo quanto trapelato – graverebbero problematiche di tipo psichico.
Sicurezza e tutela: Questura in prima linea
Gli ultimi gravi episodi confermano come la città non sia esente da tensioni e criminalità, ma evidenziano anche la capacità di risposta immediata delle Forze dell’Ordine, in particolare, in questi casi, della Polizia di Stato e delle sue Volanti che, grazie alla profonda conoscenza del territorio e dei soggetti che su esso si muovono illecitamente, riescono a intervenire tempestivamente e ad assicurare i responsabili alla giustizia, come accaduto di recente anche in occasione del tentato assalto nella filiale della Banca Popolare del Cassinate, in via Marco Tullio Cicerone. – LEGGI QUI
Diverso, e più complesso, il discorso quando la violenza si consuma all’interno delle mura domestiche, e coinvolge soggetti fragili o affetti da disturbi mentali. Su questo fronte, il sistema di prevenzione e assistenza resta drammaticamente indietro. Servono più strumenti, risorse e attenzione per garantire un sostegno concreto a famiglie che, troppo spesso, si ritrovano sole.