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La cena al ristorante tra ostriche e champagne, poi le minacce per il conto. Arrestati Loris e Tony Spada – VIDEO

Il titolare di un noto ristorante di Broccostella trova il coraggio di denunciare e fa partire l’indagine dei Carabinieri di Sora

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Mangiano ostriche, pesce crudo e bevono champagne. Ventisei persone della famiglia Spada di Frosinone sedute ai tavoli di un noto ristorante di Broccostella, una cena all’insegna del lusso e dell’arroganza. Ma al momento di saldare il conto – 2.806 euro – scatta la prepotenza: “Mi devi fare lo sconto”, avrebbe detto uno dei due. Lo “sconto”, in realtà, era un taglio imposto con la forza, un modo per ribadire chi comanda.

È da quell’episodio, avvenuto il 10 giugno scorso, che nasce l’indagine condotta dai Carabinieri della Compagnia di Sora, coordinata dal sostituto procuratore Alfredo Mattei della Procura di Cassino e culminata nelle prime ore di ieri mattina con l’esecuzione di due misure cautelari: Loris Spada è finito in carcere, mentre Tony (Antony) Spada agli arresti domiciliari.

L’operazione è stata illustrata in conferenza stampa dal Procuratore Carlo Fucci, insieme al Colonnello Gabriele Mattioli, comandante provinciale dei Carabinieri di Frosinone, al Capitano della Compagnia di Sora Domenico Cavallo e al Tenente del NORM Giovanni Simeone. Un duro colpo inferto dallo Stato ad una famiglia abituata a spadroneggiare. Ma questa volta il conto è stato più salato di quello che avrebbero dovuto pagare al ristorante.

“Ci metto un attimo a distruggerti tutto il locale”

Quel pomeriggio, racconta l’uomo nella denuncia, la prenotazione era per quindici persone. Ma a cena si presentarono in ventisei, tutti appartenenti alla nota famiglia Spada. Il locale si riempì di chiacchiere, risate, piatti di crudo e bottiglie stappate. Poi, al momento del conto, Loris e Tony si avvicinarono al bancone: “Abbiamo già deciso quanto spendere”, dissero, posando 1.800 euro in contanti, salvo poi aggiungerne 100.

Alla reazione del titolare – “Manca una parte” – sarebbero arrivate frasi dal tono sempre più pesante, fino a vere e proprie minacce. “Prendi una bottiglia di Franciacorta e vieni a bere al tavolo con noi, se non vuoi problemi”, avrebbe detto Loris Spada. “Io ho già preso un allontanamento dal comune di Isola del Liri per casini in un altro locale, ci metto un attimo a distruggere tutto il locale e prendere un altro allontanamento.” Una dimostrazione di forza, un gesto per ribadire la supremazia della famiglia anche davanti a chi lavora onestamente.

Le prove e il coraggio

L’indagine dei Carabinieri, supportata da immagini di videosorveglianza, testimonianze e individuazioni fotografiche, ha consentito di accertare i fatti e dare un nome agli autori di quella che la Procura definisce una “condotta intimidatoria fondata sulla forza del gruppo e sulla reputazione criminale della famiglia”.

Ma al centro di questa storia non ci sono solo gli Spada. C’è soprattutto un uomo che ha deciso di non chinare la testa. Il titolare del ristorante, pur sapendo chi aveva di fronte, ha trovato la forza di denunciare. Un gesto di coraggio che ha consentito allo Stato di intervenire e di dire che la paura non può più dettare le regole.

“Questa vicenda – ha sottolineato il Procuratore Fucci in conferenza stampa ieri – dimostra che la denuncia dei cittadini trova una risposta concreta e immediata da parte delle Forze dell’Ordine e dell’Autorità Giudiziaria. Solo così si spezza il muro del silenzio e si restituisce fiducia nella legalità”.

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