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L’indifferenza che uccide: il caso della SP114 e la lotta dei residenti di Ripiano

M. S. G. Campano - A pochi giorni dalla morte di Giulio Evangelisti, i residenti tornano a chiedere la messa in sicurezza della strada killer

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Monte San Giovanni Campano – Ancora una vita spezzata sulla SP114. A poco più di un anno dall’istanza presentata dai residenti di Ripiano per la messa in sicurezza della strada, la morte di Giulio Evangelisti ha riportato alla luce la questione della pericolosità del tratto stradale in questione.

Già nel marzo del 2022, gli abitanti di Ripiano avevano avviato una raccolta firme che, con l’assistenza legale dell’avvocato Franco Velocci, aveva portato alla presentazione di un’istanza formale alla Provincia di Frosinone. Nella stessa si chiedeva l’installazione di dissuasori di velocità, o di altri dispositivi analoghi, per limitare la velocità dei veicoli lungo la SP114.

La risposta della Provincia è arrivata ad aprile 2023, un anno dopo l’istanza e due mesi prima della tragica morte di Giulio Evangelisti. Il settore viabilità dell’Ente, nella circostanza, ha sottolineato che, in base al Codice della Strada, la responsabilità dell’apposizione e della manutenzione della segnaletica nei centri abitati spetta ai Comuni, suggerendo quindi che la questione sicurezza, relativamente al tratto della SP114 in oggetto, sarebbe di competenza del Comune di Monte San Giovanni Campano.

Inoltre, la Provincia ha ribadito che le norme vigenti non consentono l’installazione di dossi artificiali su strade come la SP114, solitamente utilizzate per servizi di soccorso o di pronto intervento. Dal canto suo l’Ente ha però anche espresso il proprio parere non ostativo all’installazione di attraversamenti pedonali rialzati, a patto che vengano rispettate tutte le prescrizioni normative. Purtroppo, a seguito di questa risposta, non si ha alcuna notizia circa interventi concreti o lavori in programmazione per rendere più sicura la SP114. Questa strada continua ad essere un crocevia della morte per la comunità locale che vive con il costante timore di nuovi incidenti.

La morte di Giulio Evangelisti ha riacceso i riflettori sulla SP114 e sulla necessità di intervenire con urgenza per garantire la sicurezza di tutti coloro che vi transitano quotidianamente. La rabbia e la preoccupazione della comunità locale stanno crescendo, alimentate dal senso di impotenza di fronte alla mancanza di azioni concrete. È giunto il momento di ascoltare le richieste dei residenti di Ripiano e di agire con decisione per prevenire ulteriori tragedie. La sicurezza stradale non può essere un’opzione, ma è un diritto di tutti. Il “sacrificio” di Giulio Evangelisti e di tutte le altre vittime della SP114 richiedono un intervento immediato e deciso per rendere questa strada un luogo più sicuro per tutti.

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