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Massimo ed Angela, due vite spezzate da un destino comune: il ricordo dei due colleghi baristi

Arpino - Oggi l'ultimo addio a Massimo Rea. Non si può non ricordare la collega barista Angela Quattrociocchi, deceduta 20 giorni addietro

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Nel primo pomeriggio odierno, nella chiesa parrocchiale dedicata a San Michele Arcangelo, si è celebrato il rito funebre di Massimo Rea, lo storico cogestore del Bar Italia ad Arpino, spentosi nella mattinata di ieri presso l’ospedale SS Trinità di Sora. Un addio commosso, partecipato: Massimo aveva 64 anni, ha combattuto contro la malattia che, lentamente, lo ha strappato alla vita, all’amore dei familiari, dei parenti tutti, dei numerosissimi amici. La comunità si è stretta in lutto intorno alla moglie, i figli, il fratello. Nelle ore successive alla sua morte, tantissimi i messaggi di cordoglio postati sui social, tra parole di stima, affetto, ricordi condivisi. Con Massimo se ne va un’icona per il paese, un grande amico, un punto di riferimento.

Solamente venti giorni addietro gli stessi sentimenti di tristezza, afflizione e mesta vicinanza per chi resta venivano dimostrati per la perdita di Angela Quattrociocchi, in Mastroianni, giovane mamma, appena 51enne, stroncata da un malore mentre si trovava presso il suo locale, “Gizziello Caffè”, alle porte del quartiere Ponte, sempre nel centro storico della città di Arpino. Angela era stata immediatamente soccorsa e trasportata dall’ambulanza del 118 presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale SS Trinità di Sora. Le sue condizioni erano apparse sin da subito preoccupanti, i medici hanno fatto del tutto per strappare la donna alla morte ma ogni tentativo è risultato vano.

Una tragedia immane, un dolore profondo non solo per il figlio Cesare ed il marito Gilberto: una famiglia fondata sull’amore, sul rispetto, sul sostegno e la collaborazione reciproca, un esempio genuino che ha arricchito il cuore di ognuno.

Massimo ed Angela erano colleghi di professione: due persone dall’animo nobile, gentili, dai radicati valori umani. La loro figura non era limitata all’attività lavorativa, non semplicemente dei baristi ma ottimi amici per tutti. Quanti entravano nei rispettivi bar sapevano di trovare il sorriso di Massimo e quello di Angela, la loro cordialità, la loro disponibilità ad una chiacchiera, ad un momento di leggerezza, dalla battuta simpatica alla comprensione al sostegno morale. Massimo ed Angela condividevano queste doti morali, fondamenta di ogni rapporto.

In un contesto così doloroso, ci fa piacere riportare l’immagine postata sui social che immortala Angela a Massimo nel giorno dell’addio al nubilato di lei: un giorno felice in cui i colleghi baristi brindano proprio nel bar, si scambiano gli auguri per una vita piena di serenità, gioia, soddisfazioni. Nonostante la loro vita sia stata tristemente interrotta, sicuramente Angela e Massimo, con le rispettive famiglie e con gli amici, ne avranno vissuti di momenti allegri, spensierati, gratificanti: ed in questi ricordi entrambi continueranno a vivere, con il volto illuminato dal sorriso che non facevano mancare mai a nessuno.

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