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Ordigno bellico inesploso, era a pochi metri dal luogo della strage costata la vita a 5 bambini

Oggi la rimozione e la complessa operazione di disinnesco ed inertizzazione dell'ordigno in grado di esplodere da un momento all'altro

L'esercito impegnato nell'operazione di rimozione
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Ceccano – Nella giornata di oggi, giovedì 14 dicembre, il VI Reggimento dell’Esercito ha provveduto alla rimozione ed alla complessa operazione di disinnesco ed inertizzazione di un pericoloso ordigno bellico rinvenuto lo scorso 2 dicembre nelle campagne in località Peschieta. Una bomba da mortaio, ancora integra, che sarebbe potuta esplodere da un momento all’altro. I Carabinieri della locale stazione, subito dopo il ritrovamento, avevano cinturato la zona vigilandola costantemente fino ad oggi per evitare incidenti.

“Fate sempre attenzione, il materiale bellico è sempre da considerarsi pericolosissimo poiché le condizioni di deterioramento lo rendono particolarmente instabile”, è la raccomandazione dei militari dell’Arma che invitano i cittadini a chiamare sempre le autorità preposte in caso di analoghi ritrovamenti.

L’ordigno bellico in questione è stato rinvenuto, ironia della sorte, a poche decine di metri di distanza dal luogo nel quale il 1° dicembre del 1951 cinque bambini di Ceccano morirono proprio a seguito dell’esplosione di una bomba risalente al secondo conflitto mondiale. Francesca, Domenico, Vincenzo e due bimbi di nome Giuseppe trovarono la morte mentre tornavano a casa da scuola. Dilaniati da quel che restava di una guerra per la quale non avevano colpe. Oltre 70 anni dopo il pericolo è ancora lì, sotto i nostri piedi, sulle strade che ogni giorno percorriamo. A ricordarci quanto la guerra sia una follia, un crimine dell’uomo contro tutta l’umanità.

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