Sarà ascoltato oggi dal giudice per le indagini preliminari Gioacchino Sacco, 49 anni, noto come “Jonathan”, l’uomo accusato di omicidio stradale aggravato dall’omissione di soccorso per la tragica morte di Federico Salvagni, il ragazzo di 16 anni investito a Terracina nella notte tra il 14 e il 15 agosto. – LEGGI QUI
L’indagato è detenuto nel carcere di Latina. Al momento del fermo si è chiuso nel silenzio, evitando di rispondere agli inquirenti. Ma l’interrogatorio di garanzia di oggi potrebbe fornire nuove chiavi di lettura su quanto accaduto nelle ore drammatiche di Ferragosto. Sacco è originario di Cassino, ma da tempo si era trasferito a Terracina. Negli anni passati, tuttavia, era già finito sotto la lente della magistratura. Il suo nome, infatti, compare tra quelli coinvolti nella maxi-operazione “Galaxy”, coordinata nel 2019 dalla Guardia di Finanza di Isernia. Allora, Sacco era residente ad Aquino.
L’operazione “Galaxy” aveva svelato un colossale sistema di frode legato alla vendita e immatricolazione di auto di lusso, tra cui Porsche, Jaguar, Ferrari e Mercedes, per un totale di oltre 1.500 veicoli coinvolti. Le indagini accertarono un giro di fatture false per 51 milioni di euro e mancati versamenti IVA che avrebbero generato una concorrenza sleale su scala nazionale. Sacco, titolare di due società di compravendita auto a Pontecorvo e Piedimonte Matese, era stato raggiunto da un provvedimento con l’obbligo di firma. Gli venivano contestati i reati di falso e truffa aggravata.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, il sodalizio criminale sfruttava falle nei sistemi di controllo dell’Agenzia delle Entrate e del Ministero dei Trasporti per intestare le auto a soggetti compiacenti, falsificando la documentazione necessaria per le immatricolazioni. Oggi Sacco si trova nuovamente sotto accusa, ma per un reato ben più grave: la morte di un minorenne. Federico Salvagni è stato travolto in piena notte mentre si trovava nei pressi del lungomare di Terracina insieme al fratello gemello e ad un amico. Secondo le indagini, il conducente del mezzo avrebbe abbandonato la scena dell’incidente, senza prestare soccorso. L’interrogatorio di oggi sarà determinante per comprendere la dinamica dei fatti e stabilire le responsabilità dell’indagato.