Empoli-Frosinone, Di Francesco: “Abbiamo creato tanto, potevamo essere più lucidi e concreti”

Serie A - Le parole di mister Di Francesco dopo il pari a reti inviolate contro l’Empoli in trasferta al ‘Castellani’

Serie A – Le prime parole di mister Di Francesco sono arrivate in diretta su Dazn a fine gara.

“La nostra è stata una prestazione ottima – ha esordito mister Di Francesco a Dazn – legata anche al fatto di aver incamerato un altro clean sheet, dovevamo essere secondo me più brillanti negli ultimi 25-30 metri e nelle scelte finali. Abbiamo creato tante di quelle situazioni nelle quali potevamo essere più concreti e lucidi, anche nel secondo tempo con lo stesso Cheddira, nell’azione che ha portato al tocco di braccio in scivolata che comunque in quelle situazioni non può essere rigore. In altre situazioni potevamo sfruttare al meglio quel predominio che abbiamo espresso nel gioco. Il sesto risultato utile (record del Frosinone nelle stagioni di serie A, ndr) dà fiducia per le prossime tre partite, abbiamo incontrato oggi una diretta concorrente con la quale a pari merito ci teniamo in vantaggio negli scontri diretti. È tutto molto importante – ha proseguito Di Francesco -, è stata una partita sentita da entrambe le squadre, alla fine si è visto che nessuna la voleva perdere ma hanno entrambe cercato di vincerla. Penso che noi lo abbiamo fatto con maggiore insistenza, ci sono stati momenti di buona qualità ed altri nei quali siamo stati meno lucidi. Le palle inattive? Potevamo fare meglio, abbiamo avuto tanti calci d’angolo e li avevamo anche preparati in un certo modo però i ragazzi poi nelle letture in campo possono sbagliare o indovinarle. Dovevamo crederci di più nei calci piazzati. Avevamo preparato una situazione che era quasi riuscita. Ma lo dico sempre ai ragazzi: i piazzati possono diventare determinanti, vedete il Verona come ha vinto con l’Udinese al 93’. Nel calcio questi particolari possono fare la differenza. Brescianini? Può essere classificato come tuttocampista – ha concluso il tecnico del Frosinone -, poi il modo di giocare dell’Empoli ne favoriva il modo di esprimersi. E’ un ragazzo che riesce ad interpretare tutti i ruoli e per noi deve essere un valore aggiunto. Quanto manca alla salvezza? Non so. Aspettiamo anche i risultati che verranno e poi avremo un dato definitivo la settimana prossima. Ora prepariamoci alla grande per affrontare l’Inter venerdi sera”.

Di Francesco poi si è spostato in sala stampa.

Mister, l’impressione che si è ricavata è stata di due squadre che hanno cercato di non perderla.

“Abbiamo provato entrambe a vincerla. Noi nel primo tempo, col dominio del gioco, non siamo stati lucidi nelle scelte conclusive. Nel secondo tempo m vediamo l’occasione di Cheddira, il colpo sul braccio di Gyasi. E nel primo ancora con Cheddira (e Mazzitelli). Dovevamo essere meno frenetici nelle scelte finali. Per quanto ci riguarda abbiamo provato a vincerla, poi è anche importante non averla persa se vai a guardare il risultato. Abbiamo dato continuità ai risultati e ai clean sheet. Sono convinto che ci toglieremo tante soddisfazioni”.

Lei sa come funziona la Var? Ad esempio sul braccio di Gyasi, staccato dal corpo. Lei non si lamenta mai…

“A volte faccio fatica a capire perché so che il fallo di mano è a interpretazione. So per certo che se uno va per terra e tocca col braccio in appoggio, non può essere rigore. Non puoi cascare come una pera cotta, devi appoggiarti. Quella del tocco di mano dipende anche da chi sta al Var. Anche se Gyasi non ha fatto un movimento per cercare il pallone, ha allargato il braccio ed ha aumentato il volume del corpo (era accaduto già nel primo tempo per un tocco del braccio destro allargato di Pezzella, ndr). Non sto qui a sottolinearlo anche perché ora non ci cambia niente. So che volevamo portare a casa i tre punti e i miei ragazzi che non sono tutti abituati a queste ‘temperature’ debbo dire che hanno superato discretamente bene la prova”.

Cosa trarre di positivo da questa gara in vista della prossima?

“Ci prepariamo alla grande. L’Inter deve venire a Frosinone e sa che troverà un ambiente carico. Abbiamo fame di punti. Come l’aveva il Sassuolo ieri, l’abbiamo noi. Troverà una squadra agguerrita che vuole dare continuità. E’ ovvio che dobbiamo migliorare la qualità negli ultimi 20-25 metri. Più determinati”.

Il cambio Romagnoli da cosa è dipeso? E un messaggio ai tifosi?

“Parto dai tifosi, sono stati splendidi, unici. Quando mi sono seduto ho detto: guarda che bella coreografia. Però devono sapere che la squadra c’è. E che fino alla fine la difenderemo come dicono loro, possono starne certi. Un messaggio che mando loro, li ringrazio e spero anzi sono certo che il sostegno già dalla prossima sia ancora maggiore. Romagnoli ha avuto un problemino fisico, lo aveva avuto 10’ prima ma l’ho tenuto in campo. Bonifazi è entrato bene”.

Cosa si aspetta dall’Inter?

“Preferisco non rispondere, ha poco senso. Dico solo che pensiamo a noi stessi. Nel calcio so che ci sono tante dinamiche…”.

Tre partite di fila senza prendere gol…

“Prima facevamo divertire di più ma prendevamo troppi gol. Non è cambiata la mentalità ma c’è maggiore attenzione da parte di tutti. Con la linea a tre il lavoro dietro è stato fatto davvero molto bene”.

La prestazione di Soulé?

“Non ha avuto continuità nella partita ma è quel giocatore che può determinarla. Lui non disperdere le energie sia nel pre-gara che negli allenamenti e capire quanto è importante in partita. È giovane, esuberate, ipercinetico e fai fatica anche a toglierlo. Lui è un po’ unico tra i giocatori che ho a disposizione”.

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