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Ceccano – “Il mio nome è Balbir”, domani la presentazione del libro di Omizzolo da Sinestesia

La storia di un bracciante indiano che ha lavorato in condizioni di schiavitù nell’Agro Pontino fino a quando non ha deciso di ribellarsi

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Si svolgerà domani, sabato 11 Gennaio, alle ore 17.30 presso il caffè letterario Sinestesia a Ceccano, la presentazione del libro di Marco Omizzolo “Il mio nome è Balbir” edito da People.

“A soli 80 chilometri da Roma, nell’Agro Pontino, Balbir ha lavorato in condizioni di schiavitù per una retribuzione che variava tra i 50 e 150 euro al mese. Per mangiare rubava il cibo che il padrone italiano, vicino a diversi clan mafiosi, gettava alle sue galline e maiali. Un inferno vissuto in un paese democratico che afferma di essere fondato sul lavoro. Balbir ha però deciso di non rassegnarsi e di ribellarsi, di lottare per la sua e la nostra libertà e dignità, rischiando la vita più volte. Un uomo “in rivolta”, come direbbe Camus, la cui lotta ed esempio sono il più grande antidoto contro ogni forma di razzismo, fascismo, violenza, sfruttamento e schiavismo. Lui è Balbir, un bracciante indiano, e questa è la sua storia”.



Con l’autore interverranno la consigliera regionale Marta Bonafoni e la consigliera comunale uscente Emanuela Piroli. Modera lo scrittore Diego Protani.

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