È fuori pericolo il 36enne della Costa d’Avorio, domiciliato a Sora, rimasto gravemente ferito nella tarda serata di venerdì 19 luglio, nel pieno centro della città, durante una violenta lite avvenuta in via Vittorio Emanuele III. Dopo esser stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico con successivo ricovero nel reparto di Rianimazione, l’uomo è stato dimesso nei giorni scorsi dall’ospedale Santissima Trinità con una prognosi di sette giorni. Una buona notizia, dopo momenti di grande apprensione vissuti anche dalla comunità ivoriana, radunatasi per ore fuori dal pronto soccorso, la sera del tentato omicidio, in attesa di aggiornamenti.

L’aggressore resta in carcere
L’aggressione, avvenuta intorno alle 22.00, è culminata con dei colpi che sarebbero potuti essere letali: il 36enne era stato ferito al fianco e al braccio sinistro con una bottiglia rotta utilizzata come arma da un 31enne originario del Mali, in Italia con richiesta di asilo politico.
Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri della Compagnia di Sora, intervenuti insieme agli agenti della Polizia Locale, tutto sarebbe nato da una lite per futili motivi, degenerata rapidamente in violenza. I due avrebbero, infatti, già in passato avuto diverbi. L’aggressore era fuggito, ma è stato rintracciato e arrestato con l’accusa di tentato omicidio dopo una serrata attività di ricerca portata avanti dai militari dell’Arma che lo avevano sin da subito identificato. Per lui si sono aperte le porte della casa circondariale di Cassino.
L’arresto è stato convalidato il 21 luglio: il 31enne resta in carcere. Gli inquirenti stanno proseguendo le indagini per definire con precisione la dinamica dei fatti.