2 Giugno, Festa della Repubblica: le origini e le curiosità meno note

Il 2 giugno del 1946, gli italiani furono chiamati alle urne per decidere con un referendum quale forma di Stato volessero per il dopoguerra

Il 2 giugno è una data speciale per l’Italia: si celebra la Festa della Repubblica, una delle ricorrenze civili più importanti del nostro Paese. Ma perché proprio questo giorno? E quali curiosità si nascondono dietro la ricorrenza che ogni anno colora Roma (e non solo) con parate, celebrazioni istituzionali e orgoglio tricolore?

Il significato storico

Il 2 giugno del 1946, gli italiani furono chiamati alle urne per decidere, tramite referendum, quale forma di Stato volessero per il dopoguerra: monarchia o repubblica. Per la prima volta votarono anche le donne. La Repubblica vinse con oltre 12 milioni di voti e nacque così l’Italia repubblicana, mettendo fine a 85 anni di monarchia sabauda. I reali di casa Savoia furono esiliati e la Costituzione venne avviata verso la sua redazione definitiva, approvata poi nel 1947 ed entrata in vigore il 1º gennaio 1948.

La parata militare e l’omaggio al Milite Ignoto

Ogni anno, la celebrazione più iconica è la parata militare ai Fori Imperiali di Roma, a cui partecipano le Forze Armate, la Protezione Civile, la Croce Rossa e altri corpi dello Stato. Immancabile il passaggio delle Frecce Tricolori, che disegnano nel cielo i colori della bandiera italiana. Il Presidente della Repubblica, inoltre, rende omaggio all’Altare della Patria, deponendo una corona d’alloro al Milite Ignoto, simbolo dei caduti di tutte le guerre.

Curiosità poco note

Una festa “a intermittenza”: tra il 1977 e il 2001, il 2 giugno perse il suo status di giorno festivo e le celebrazioni ufficiali venivano spostate alla prima domenica del mese, per motivi economici. Solo nel 2001 è tornata a essere festa nazionale a tutti gli effetti.

Un voto ancora discusso: lo scarto tra monarchia e repubblica fu di circa 2 milioni di voti. In alcune regioni del Sud vinse la monarchia, mentre il Nord optò nettamente per la repubblica. Non mancarono polemiche e sospetti di brogli, ma la decisione fu definitiva.

Il primo presidente: Enrico De Nicola fu il primo a ricoprire il ruolo di Capo provvisorio dello Stato repubblicano, prima ancora che fosse creata ufficialmente la figura del Presidente della Repubblica.

Non solo Italia: la scelta del 2 giugno come festa nazionale è simile a quella di altri Paesi che festeggiano la nascita della loro repubblica. Per esempio, la Francia celebra la presa della Bastiglia il 14 luglio, mentre gli Stati Uniti ricordano il 4 luglio 1776, giorno dell’indipendenza.

La bandiera che “cambia pelle”: ogni anno, per il 2 giugno, diversi monumenti italiani – compresi il Colosseo e la Mole Antonelliana – vengono illuminati con il tricolore, trasformandosi in simboli luminosi dell’identità nazionale.

Una festa per tutti

Oggi, il 2 giugno non è solo una ricorrenza istituzionale, ma anche un’occasione per riscoprire i valori della democrazia, della partecipazione e dell’identità collettiva. Una giornata in cui la Storia torna protagonista e in cui, tra sfilate, musei aperti, eventi e celebrazioni, l’Italia si guarda allo specchio con orgoglio e senso di appartenenza.

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