Ospedale Santa Scolastica, “Rischio gravissimo per le partorienti”: l’interrogazione di Battisti

"Nella mia interrogazione chiedo di conoscere il numero delle assunzioni previste", spiega la consigliera regionale

“Ho depositato una interrogazione al consiglio regionale del Lazio, rivolta al Presidente della Regione, Francesco Rocca, e alla Giunta Regionale, in relazione all’Unità operativa di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale Santa Scolastica di Cassino. Un reparto che sconta una gravissima carenza di professionisti e che, proprio negli ultimi giorni, ha determinato una situazione di emergenza che poteva trasformarsi in un dramma: una gestione in emergenza di tre parti cesareo non programmati con gravi rischi per le partorienti e i loro figli, terminati al meglio solo grazie all’intervento di una ginecologa reperibile che ha gestito la situazione con professionalità e tempestività evitando il peggio. In quel momento il reparto poteva contare sulla sola presenza di un medico ‘gettonista’ che, senza l’intervento della suddetta ginecologa, non avrebbe potuto gestire l’emergenza”. 

Così in una nota Sara Battisti, consigliera regionale del Partito democratico del Lazio. 

 “Situazioni molto pericolose – prosegue – che vanno contrastate nell’immediato. Per questo nella mia interrogazione chiedo di conoscere il numero delle assunzioni previste e i tempi in relazione all’entrata in servizio dei professionisti necessari, indicando anche tutti gli interventi finalizzati al potenziamento del Santa Scolastica di Cassino. Come segnalato nella missiva inviata al Presidente della Regione e alla Commissaria della ASL di Frosinone dal Sindaco di Cassino Enzo Salera, allo stato attuale presso il Santa Scolastica, risultano in servizio 3 ginecologi, di cui 1 esonerato dal servizio notturno e dalla reperibilità. A Frosinone invece, sono 16 i ginecologi assegnati e 8 a Sora, a cui si aggiunge un medico sumaista che si occupa di diagnosi prenatale. Nel distretto sanitario ‘D’, di cui Cassino è Comune capofila con un bacino di oltre 110mila residenti, nessun ginecologo territoriale risulta assegnato al consultorio dell’ASL, precludendo agli utenti la possibilità di accedere a un servizio pubblico e gratuito. Una situazione paradossale che va risolta al più presto. Tutte le risorse che la destra di Rocca sta destinando alla sanità privata posso essere utilizzate per offrire maggiore qualità di servizi sanitari pubblici – conclude – ai nostri concittadini”.

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