Droni indiscreti su giardini e finestre delle abitazioni, residenti sulle barricate. E c’è chi imbraccia il fucile

Sora - Tante segnalazioni di droni che volano sulle case: i residenti si sentono violati nella propria intimità. Preoccupazione per i ladri

Sora – Molte le segnalazioni nelle recenti settimane, sono sempre di più i cittadini che lamentano la presenza di droni che volano obiettivamente bassi, sui giardini privati oppure ad altezza delle finestre ai piani superiori delle abitazioni, in zone diverse della cittadina volsca. Da oltre un mese i residenti hanno notato questo insolito e costante ronzio, soprattutto nelle ore serali e notturne: le famiglie sono preoccupate ed indignate allo stesso tempo. L’ultimo avvistamento ieri sera in via Salceto.

Qualcuno ha avanzato l’ipotesi che si possa trattare di voli/sopralluogo eseguiti da malintenzionati, ladri nello specifico, che utilizzano i droni per verificare le condizioni ottimali a mettere in pratica uno o più furti, accertandosi che ci sia o meno qualcuno in casa. A questo si associa l’imbarazzo di essere spiati nella propria intimità familiare, mentre ci si sveste, dopo una doccia, quando si mangia sotto il porticato.

Le normative in merito al volo dei droni sono molto farraginose, le forze dell’ordine non vengono messe in condizione di poter eseguire controlli: l’unico “dettaglio” certo è che tutti gli Aeromobili a Pilotaggio Remoto, che siano ad uso professionale oppure hobbistico, devono essere obbligatoriamente muniti di copertura assicurativa che copra eventuali danni a persone o cose.

Detto ciò, il resto delle normative in materia, per assurdo, cambia repentinamente: per tale motivo l’ENAC, Ente Nazionale per l’Aviazione Civile Italiana, a cui fa capo la regolamentazione in quanto gestisce lo spazio aereo sulla nostra penisola, ha predisposto un’applicazione chiamata “D-Flight”, costantemente aggiornata, in cui viene riportata la mappatura dello spazio aereo e relative disposizioni a livello nazionale, spiegando dettagliatamente le dinamiche per l’utilizzo dei droni.

Un vincolo per il volo degli APR è che il pilota debba sempre tenere a vista il drone e quindi non lanciarlo a più di 120 metri di altezza e 500 metri in lontananza. Nel caso vengano chiamate le forze dell’ordine ad intervenire per accertare la regolarità dell’esercizio, come farebbero Carabinieri o Polizia a stabilire che il pilota stia rispettando i parametri stabiliti? Oppure, se gli agenti individuano un drone sul giardino dell’abitazione, come faranno questi a rintracciare il pilota?

Altre indicazioni: sotto i 250 grammi si vola senza patentino e con l’iscrizione D-Flight, tra i 250 grammi e i 25 chili occorre sempre il patentino e l’iscrizione a D-Flight. In occasione di manifestazioni pubbliche si possono fare riprese e foto e pubblicarle anche sui canali social, pure nel caso vengono immortalati i bambini. Ovviamente le immagini di luoghi privati non possono essere divulgate, nemmeno nel caso di ispezioni per la sicurezza che riprendano abitazioni diverse da quella interessata dalle verifiche. C’è da aggiungere che il drone non può assolutamente sostare sulle abitazioni, come non può volare su assembramenti di persone: se dovesse cadere farebbe danni certi.

Come difendersi da questi “occhi” indiscreti quindi? Non ci sono risposte soddisfacenti. L’unica cosa certa è che lo svolazzare dei droni non è ben accetto dalla comunità, da sempre, c’è un’antipatia innata nei confronti di questi “spioni”. Bastano 5 minuti sul web per rintracciare numerosissimi episodi di “insofferenza”, in particolare quelli in cui gli aeromobili sono stati abbattuti con delle fucilate. Di recente anche ad Arpino: un pilota che effettuava riprese, nel pieno rispetto delle disposizioni previste e del buonsenso, è stato raggiunto da un residente con il fucile alla mano, intenzionato a fare fuoco sul drone. L’uomo si è poi calmato dinanzi alle spiegazioni del “dronista” il quale gli ha fatto visionare anche alcune immagini registrate, per tranquillizzarlo e dimostrargli la buona natura dei filmati.
 

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Sara Pacitto
Sara Pacitto
Sara Pacitto, giornalista pubblicista, da 8 anni collabora con diversi quotidiani digitali, tra le più prestigiose testate giornalistiche della provincia, corrispondente per la cronaca locale, politica, attualità, salute, approfondimenti. Ha curato le Pubbliche Relazioni per alcuni importanti eventi come anche è stata Responsabile della Comunicazione per conferenze e convegni ed in occasione di Campagne Elettorali.

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