Truffe agli anziani, la Polizia di Stato scende in campo con la campagna #chiamatecisempre

Obiettivo: non far sentire soli gli anziani e fornire loro una serie di consigli utili per aiutarli a difendersi

É il lupo che bussa alla porta della nonna di Cappuccetto rosso dicendo di essere la nipote. Da quando è stata scritta questa fiaba, tra le più conosciute al mondo, è sempre il raggiro la chiave che utilizzano i malintenzionati per approfittare delle persone più vulnerabili. In estate, complici gli spostamenti delle famiglie in località di mare o montagna per le vacanze, gli anziani che restano soli sono molto più esposti ai tentativi di truffa.

La Polizia di Stato è impegnata nel prevenire e contrastare questo fenomeno ignobile con la campagna #chiamatecisempre, che ha lo scopo di non far sentire soli gli anziani e di fornire loro una serie di consigli utili per aiutarli a difendersi.

La casistica delle truffe agli anziani è ampia ma quelle più diffuse riguardano il tentativo di entrare in casa con una scusa. Alcune volte si presenta alla porta un finto dipendente delle società di servizi che ricorre allo stratagemma del controllo del contatore del gas, della luce o dell’acqua. In altre occasioni a suonare il campanello è un falso appartenente alle Forze dell’ordine che mette in scena la possibilità che siano in atto furti nel condominio. Più recentemente, con la crescita esponenziale degli acquisti online, può capitare di essere importunati da un fasullo addetto alle consegne che invita ad aprire la porta di casa per consegnare un pacco ordinato da un familiare.

Particolare attenzione, inoltre, va posta alle telefonate sospette o di sconosciuti. Sono sempre più i casi di anziani truffati da finti avvocati o da persone che simulano la voce di un familiare, preannunciando al telefono la necessità di soldi o gioielli per risolvere il contenzioso nato a seguito di un incidente stradale o per ricevere le cure mediche in ospedale a seguito di sinistro.

Per strada invece, gli anziani vengono avvicinati con un pretesto banale vicino agli sportelli automatici degli istituti bancari e postali, nel momento in cui stanno ritirando delle somme di denaro o la pensione. Di solito sono truffatori mascherati da persone distinte ed eleganti, che con delle scuse distraggono la vittima prelevando i contanti al suo posto o derubandola di bancomat e pin.

Per fare in modo che questo odioso fenomeno sia prevenuto, è necessario fornire ai nostri anziani, familiari o vicini di casa, gli strumenti utili per difendersi. Sul sito della Polizia di Stato è possibile consultare la sezione dedicata alle “truffe agli anziani” per conoscere i casi di truffa più ricorrenti, e mettere in guardia le potenziali vittime.     

In ogni modo, ricordate loro che non sono mai soli, nemmeno d’estate. Se hanno il sospetto di stare subendo un tentativo di truffa, ditegli di non esitare e di chiamare il Numero unico europeo di emergenza 1.1.2 o il numero di soccorso della Polizia di Stato 113. Qualora invece si accorgano di aver subito una truffa è fondamentale denunciare immediatamente l’accaduto alle Forze dell’ordine, così da poter avviare le indagini tempestivamente e, come a volte accade, bloccare i truffatori con le mani nel sacco mentre stanno facendo ritorno a casa.

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