Morbillo, aumentano i casi nel Lazio. Savo replica a Mattia: “No ad allarmismi”

La presidente della Commissione regionale Sanità, Alessia Savo, risponde alle dichiarazioni della consigliera regionale Pd, Eleonora Mattia

I dati di incidenza del morbillo nel Lazio sono senza dubbio elevati ma, al momento, non c’è alcun allarme: parliamo di 55,4 casi per un milione di abitanti. Su disposizioni del presidente Rocca, la Direzione Regionale Salute del direttore Andrea Urbani ha già provveduto a inoltrare diverse circolari alle Asl per monitorare la situazione, identificare tempestivamente i casi sospetti per applicare le necessarie misure di isolamento incentivare la vaccinazione in tutte le Asl della Regione. Inoltre, come ha già sottolineato anche il consigliere nazionale della Società Italiana di Pediatria, dottor Rino Agostiniani, non c’è motivo di diffondere allarmismo, cosa da cui si dovrebbe astenere anche la consigliera del Pd. La quale probabilmente non ricorda, pur ricoprendo già la carica di consigliere nell’assise regionale che a quel tempo era guidata dal Pd, che prima del 2019 – e cioè prima della diffusione del Covid che, con l’utilizzo dei dispositivi di protezione, ha drasticamente ridotto la diffusione delle malattie infettive tra cui il morbillo – i casi nel Lazio erano addirittura schizzati all’87,9% su un milione di abitanti (i dati sono quelli riportati dal rapporto ‘Morbillo e Rosolia News’ di Epicentro, il portale dell’Istituto Superiore di Sanità)”. – Questo quanto dichiara la presidente della Commissione regionale Sanità, Alessia Savo, in risposta alle dichiarazioni della consigliera regionale Pd, Eleonora Mattia.

“Ebbene: monitorare la situazione e sensibilizzare alla vaccinazione sono azioni assolutamente prioritarie nell’opera di protezione dei più piccoli ma anche di quanti non sono ancora coperti da vaccino che, ad oggi, resta la sola arma sicura ed efficace che abbiamo. Utilizzare, però, la salute dei cittadini del Lazio per gettare discredito sulla gestione del presidente Rocca non solo non è accettabile nell’alveo del corretto e trasparente confronto tra forze politiche, ma diffonde anche allarmi immotivati su una situazione che, al momento, è assolutamente gestibile e non così drammatica come la si vuole veicolare”. – Conclude Savo.

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