Regione Lazio, in Consiglio raffica di ordini del giorno. Rocca: “Se la politica non decide lo farò io”

Maggioranza e opposizione si fronteggiano alla Pisana sul filo di estenuanti ordini del giorno mentre la crisi politica è ancora in alto mare

La guerra di posizione tra la maggioranza del presidente Francesco Rocca – sempre in cerca di un accordo sulla richiesta di terzo assessorato da parte di Forza Italia – e l’opposizione consiliare, continua no stop alla Pisana. Sono già due le sedute – il 14 ed il 16 ottobre – trascorse interamente occupate dall’esame di ordini del giorno: attività che allontana sempre più la discussione sul documento di economia e finanza regionale (Defr). Il fatto è che la maggioranza – Forza Italia inclusa – si è dichiarata pronta a dare il via libera al Defr ma la minoranza ha assicurato il mantenimento del numero legale – che spesso continua a reggere in aula Rocca e colleghi in non poche circostanze – solo se la coalizione al governo depurerà il “Collegato al bilancio” dagli emendamenti giudicati irricevibili perché – secondo l’opposizione – da inserire in separati e autonomi disegni di legge regionale. Ma il Collegato è il tallone d’Achille della maggioranza dove si annidano anche gli emendamenti forzisti in funzione anti-Lega.

Quindi si torna al nodo di partenza: i tre mesi circa di discussioni senza esiti tra i coordinatori politici di Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega, Noi Moderati, Lista Rocca e Udc in cerca della quadra attorno alle richieste di Forza Italia. Anche se da ultimo anche Noi Moderati, con un solo consigliere regionale – proprio come il Carroccio che con Laura Cartaginese regge due assessori – avrebbe avanzato richiesta per un posto nell’esecutivo Rocca. Insomma la situazione non sembra granché semplificarsi. Al punto che a margine di una conferenza stampa alla Pisana, nella mattinata del 17 ottobre, il presidente Rocca ha sentito la neccessità di precisare: “Stiamo lavorando, mi sembra che in Consiglio si stia andando avanti. Andrò una settimana tra Chicago e Washington per impegni istituzionali, al ritorno vediamo cosa accade. Se non si è risolto in quei giorni farò le mie valutazioni”. Insomma il tempo di pazientare e attendere le decisioni dei partiti pare finito.

Richiesta di Noi Moderati. Il governatore parla di Gualtieri e manovra

“Ancora una volta mi sembra che la sinistra sia il regno della doppia morale. Non si smentisce mai. Predicano benissimo, molto meglio a volte del centrodestra, ma razzolano cento volte peggio. Questo mi sembra emergere” – ha poi aggiunto commentando gli strappi nel Pd conseguenti al rimpasto lampo in giunta del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. Proprio Rocca, alle prese con problemi simili ma ancora insoluti nella sua Giunta, pochi giorni fa aveva applaudito durante la seduta del consiglio regionale la tempistica rapida dei due cambi nell’esecutivo capitolino. “Non mi rimangio quelle parole – ha aggiunto Rocca ripreso e rilanciato dall’agenzia Dire – Gualtieri è stato abilissimo perché nel giorno del termovalorizzatore, quando il giorno dopo avrebbe avuto le paginate sui giornali, la sera stessa quatto quatto ha fatto il rimpasto. Politicamente ci sono sempre ricadute quando tocchi una giunta, io ho già difficoltà in casa mia figurarsi se mi metto a sindacare le questioni altrui, ma comunicativamente ha fatto una mossa abile”. Rocca è stato intervistato anche dall’agenzia Ansa sulla manovra economica del governo Meloni esprimendo una “impressione è positiva. (…) Per quello che riguarda ad esempio la sanità, che è la prima delle mie responsabilità, i numeri sembrano indicare una crescita- ha puntualizzato -. Si cerca di fare polemica su tutto ma il dato di fatto è in questa finanziaria sono stati stanziati 3 miliardi circa nel 2025 e altrettanti nel 2026. Sei miliardi in due anni non si sono mai visti nella storia. Io sono ottimista, sono risorse importanti che vanno anche al personale per gratificarlo. (…) Dobbiamo usare meglio i soldi che abbiamo e lo abbiamo dimostrato con le liste d’attesa”. 

Zls, la giunta è soddisfatta. Il Pd chiede i dettagli, “Azione” attacca

“L’istituzione della ZLS nel Lazio porterà risorse, investimenti e opportunità ai nostri territori”, ha commentato sempre Rocca a margine del via libera alla Zona Logistica Semplificata. “Ringrazio i colleghi della Giunta e i Direttori regionali per aver lavorato – tutti insieme – per raggiungere questo risultato. Tra le cose che abbiamo a cuore, senza dubbio c’è la valorizzazione del ruolo strategico del sistema portuale della nostra Regione, facilitando chi vuole investire nel sistema logistico. Sono certo che il neo Vicepresidente Esecutivo della Commissione Europea, Raffaele Fitto, che ha seguito questo dossier da Ministro, saprà accompagnare anche in UE questo dossier così importante per il Lazio. Non perderemo neanche un minuto: siamo determinati a fare bene, ascoltando le categorie e le imprese laziali, per fornire risposte in tempi rapidi”. Sono 49 i Comuni del Lazio, con le loro zone industriali, logistiche e portuali, che entreranno a far parte di un’area destinataria di alcuni fondamentali incentivi alle imprese: per prima cosa la sburocratizzazione delle pratiche grazie ad uno sportello unico per le aziende, in grado anche di accelerare i tempi. E poi, per le aree che ricadono nella zona della carta degli aiuti di Stato, vantaggi fiscali dal 10% fino al 50% tramite il credito di imposta. La delibera è stata presentata da Rocca, assieme a quattro assessori, Roberta Angelilli, Giancarlo Righini, Pasquale Ciacciarelli e Manuela Rinaldi, rispettivamente titolari delle deleghe a Sviluppo Economico, Agricoltura, Politiche per il mare e Infrastrutture. Tuttavia sono subito emerse polemiche sulla effettiva capacità della Zls di ar fronte alla concorrenza delle aree che utilizzano la Zes unica del Mezzogiorno. La consigliera dem Sara Battisti ha chiesto al Presidente della commissione regionale Sviluppo economico, Enrico Tiero, di convocare la commissione per avere un’informativa dettagliata in merito alla richiesta di istituzione della Zona Logistica Semplificata recentemente adottata dalla Giunta Rocca. Per la federazione di Frosinone di Azione si assiste “alla commedia della Regione Lazio che istituisce la sua piccola ZLS, totalmente insufficiente rispetto alle opportunità dei vantaggi della ZES, inutile nel fermare la concorrenza dei territori a pochi chilometri dai nostri confini provinciali – prosegue la nota -.

Inoltre, la Regione Lazio ha deciso di fare figli e figliastri nella provincia di Frosinone perché i pochi vantaggi previsti dalla ZLS sono riservati alle attività economiche e professionali che sono situate nei Comuni sull’asse autostradale che va da Anagni a San Vittore del Lazio, passando per Frosinone e Cassino, oltre pochi altri Comuni nell’area, mentre chi produce e lavora nelle zone della Valle del Liri, della Valcomino, delle realtà interne del nord della provincia, sono state escluse, come se la maggioranza di centrodestra della Regione Lazio le considerasse zone di Serie B, figlie di un dio minore, da abbandonare al loro destino”.

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Stefano Di Scanno
Stefano Di Scanno
Giornalista Professionista

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