Congresso Pd, Area Dem e Schlein verso l’intesa. Colloqui di Pompeo con Battisti e De Angelis

Il passo indietro per la candidatura alla guida della federazione del presidente del Pd Lazio: due riunioni per individuare un altro nome

Area Dem di Francesco De Angelis e l’area che fa riferimento ad Elly Schlein di Danilo Grossi e Nazzareno Pilozzi si riuniranno separatamente nella mattinata odierna – sabato 14 dicembre – per avviare formalmente la sintesi delle loro posizioni in vista del congresso provinciale del Pd. Nelle prossime ore verrà anche ufficializzato il nome del candidato alla segreteria. Tra gli esponenti che vengono citati per il ruolo spicca l’ex presidente del Cosilam Marco Delle Cese, in alternativa si fanno nomi di esponenti femminili. Di certo De Angelis è ormai uscito di scena avendo diffuso una sua nota inequivocabile: “Ringrazio Area Dem per avermi chiesto la disponibilità alla candidatura alla segreteria provinciale del Partito Democratico. Ci ho pensato qualche giorno e sono profondamente lusingato per la fiducia che mi è stata accordata. Ritengo, però, che alla guida del partito debba esserci una figura che sia di rinnovamento e che trovi il più possibile la condivisione delle tante anime che fanno la ricchezza di questo partito. Scrisse una volta Enrico Berlinguer che ‘i partiti devono dimostrare di sapersi rinnovare e di saper rinnovare il proprio modo di fare politica’. Credo di aver sempre percorso questa strada e che comunque abbia fatto il possibile per farlo. Non cambierò in questa occasione e sono pronto, come sempre, ad offrire il mio contributo al Partito Democratico”.

Danilo Grossi

L’ex presidente della Provincia centrale fra le componenti più numerose

Sul fronte opposto continuano i colloqui tra Rete Democratica di Sara Battisti e Luca Fantini e Base Riformista di Antonio Pompeo. Anche se l’ex presidente della Provincia in realtà mantiene a tutti gli effetti il profilo di ago della bilancia – e quindi anche di possibile soluzione unitaria – non avendo mai interrotto neanche il confronto con De Angelis. Di sicuro le dichiarazioni rese da Fantini a favore della continuità nella linea di rinnovamento della segreteria, che fanno pensare ad un suo possibile passo in avanti, lasciano comunque anche spiragli per soluzioni diverse di mediazione. Ma la situazione appare ancora molto fluida.

Maggiani (Cuperlo) contesta la legittimità della commissione congresso

Quanto alle altre anime dem, va dato conto della posizione critica di Alessandra Maggiani, componente Assemblea nazionale del Partito Democratico, Promessa Democratica (Cuperlo) sull’elezione della commissione congresso, messa nero su bianco nel ricorso alla commissione provinciale di garanzia. Sarebbe stato violato il “Regolamento provinciale per il Congresso” in cui si stabilisce che la Commissione federale per il congresso è composta da 11 membri “tenendo conto della parità di genere”. “Nella Commissione eletta – precisa Maggiani – su un totale di 11 componenti solo 3 sono donne con evidente violazione non solo delle regole previste ma anche delle regole e delle prassi generali del Partito democratico improntate al rispetto della parità di genere in ogni organismo in cui si articola la vita interna”. Violato anche il regolamento quadro per l’elezione dei segretari e delle assemblee regionali, dei segretari e delle assemblee provinciali e dei segretari di circolo, in cui si stabilisce che in ciascuna Unione regionale viene istituita “nel rispetto della parità di genere e della pluralità, la commissione regionale per il congresso”. Maggiani parla di “palese mancato rispetto della pluralità interna con l’intenzionale esclusione dalla Commissione per il Congresso dell’Area Promessa Democratica, ben presente nell’ultimo congresso nazionale a sostegno del candidato Gianni Cuperlo. Tale esclusione è stata motivata con un presunto posizionamento dell’Area a favore di un presunto schieramento nel congresso con le seguenti parole “l’Area Cuperlo non può stare nella Commissione perché rappresenta un più 1. E se una parte si carica un più 1 anche l’altra parte si deve caricare un più 1”. Tale concetto – al netto dell’irricevibilità dei termini – puntualizza la leader di Promessa Democratica Frosinone – perché ci si sta riferendo ad una sensibilità che ha rappresentato e rappresenta una realtà dignitosa nella vita del nostro Partito e non a capi di bestiame o sacchi di letame – rappresenta una aperta violazione delle regole generali della democrazia interna del Partito e insieme uno stravolgimento della funzione stessa della Commissione che è quella di garantire il corretto svolgimento del percorso congressuale e del procedimento elettorale assicurando che gli iscritti possano partecipare nella più piena trasparenza e serenità”.

Alessandra Maggiani (Area Cuperlo) e Stefania Martini (Presidente del Pd di Frosinone)

“Si assicurino pluralismo delle posizioni politiche ed equilibrio di genere”

Contestato anche “l’aver ricevuto dal PD Regionale la nomina del Presidente della Commissione congressuale – senza dare seguito alle disposizioni regolamentari che prevedono che il Presidente della Commissione per il congresso sia eletto dalla Commissione all’interno dei suoi componenti –” circostanza che rappresenta “di per sé la presa d’atto che le condizioni di democraticità del percorso congressuale non siano garantite tanto da necessitare di una figura regionale che svolga le funzioni di Garante. Fatto che dovrebbe portare naturalmente ad una composizione della Commissione che sia il più ampia e rappresentativa possibile”. Per questo Alessandra Maggiani chiede che la Commissione congressuale venga composta riconoscendo e rispettando il pluralismo delle opzioni culturali e delle posizioni politiche e l’equilibrio di genere.

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Stefano Di Scanno
Stefano Di Scanno
Giornalista Professionista

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