Inquinamento a Frosinone: le polemiche sulla centralina non risolveranno il problema

Mentre Frosinone soffoca, l'attenzione si disperde in inutili polemiche. I cittadini chiedono risposte concrete e soluzioni immediate

Frosinone è soffocata dall’inquinamento. Non è più una novità, è una crisi conclamata. E una crisi non si risolve con chiacchiere, ma con azioni immediate, coraggiose e concrete. Invece, cosa si fa? Si perde tempo con polemiche sterili su una centralina di rilevamento, come se spostarla o discuterne la posizione potesse risolvere un’emergenza che avvelena ogni giorno i cittadini.

I cittadini hanno ormai capito il gioco: spostare l’attenzione, distrarre dal vero problema, evitare responsabilità. È una strategia vecchia e soprattutto inefficace. Perché la realtà non si può nascondere: l’aria di Frosinone è veleno. E negarlo, minimizzarlo o nascondersi dietro false soluzioni non farà che peggiorare le cose. Chi cerca di giustificare l’inquinamento parlando dei numeri “meno gravi” della centralina di Frosinone alta rispetto a quelli della stazione, sta compiendo un errore.

Smog ovunque, soluzioni da nessuna parte

Il problema dell’inquinamento non si combatte con capri espiatori. Non sono i treni, i cantieri o un’autostrada lontana chilometri i veri colpevoli. La verità è che lo smog avvolge tutto e tutti: dai Monti Lepini alla zona Cavoni, dalla stazione a via Aldo Moro, fino a Largo Turriziani. E invece di affrontare questo disastro con misure serie e strutturali, si continua a giocare con i numeri e le centraline.

Le “domeniche ecologiche”? Un placebo. I blocchi del traffico? Simboli vuoti. I camini accesi? Inquinano indisturbati. Dov’è il piano per il riscaldamento domestico? Dov’è la gestione seria del traffico? Dove sono i controlli sulle emissioni? Servono azioni vere: controlli severi, incentivi concreti per la mobilità sostenibile, politiche ambientali incisive. Basta slogan, basta alibi, basta sacrificare la salute dei cittadini sull’altare di interessi elettorali e giochi politici.

La proposta del PSI: più centraline per una risposta seria

Su questo punto, è necessario fare chiarezza. Come ha giustamente sottolineato il segretario del PSI, Mateo Zemblaku, “La questione della centralina è troppo seria per essere liquidata con superficialità. La situazione allo Scalo resta gravissima e desta preoccupazione, così come per altre zone di Frosinone dove i dati nemmeno vengono rilevati. È urgente che l’amministrazione si attivi presso l’Arpa Lazio per installare nuove centraline in punti strategici della parte bassa della città, così da ottenere un quadro più completo della qualità dell’aria. Spostare la centralina di via Puccini? È solo l’ennesima scusa per evitare di affrontare il vero problema”.

L’aria è veleno, e i cittadini non sono più disposti a tollerare inazione. È ora di agire. Sul serio. E subito.

- Pubblicità -
Giuseppe Manzo
Giuseppe Manzo
Aspirante giornalista e giovane praticante collabora attivamente con Frosinone News. È studente presso l’università La Sapienza di Roma e studia Comunicazione pubblica d’impresa. Ha inoltre una pagina YouTube dove pubblica periodicamente inchieste di intrattenimento

CORRELATI
ALTRI ARTICOLI

Ceccano, il centrodestra spara a zero sui primi 100 giorni di Querqui e sull’Area Vasta

Conferenza stampa dei consiglieri comunali di opposizione e dei rappresentanti di partiti e liste che hanno sostenuto Ugo Di Pofi

Ceccano, Querqui: “Niente dissesto. Fuori le figure di cantiere finite nell’indagine corruzione”

Resoconto a cuore aperto del primo cittadino che sta rimettendo insieme le "tessere" ereditate dalla precedente gestione conclusa in scandalo

Stellantis e automotive, Cgil Lazio e Fiom: “Primo segnale dalla Regione”. Consorzio industriale: piano anti-crisi

Il dibattito in corso a livello istituzionale e sindacale su come arginare il crollo del comparto produttivo tra sito di Piedimonte e indotto

Stazione alta velocità, Ottaviani dopo l’incontro al Mit: “In provincia vale quanto il ponte sullo stretto”

Il deputato e segretario della commissione bilancio della Camera sottolinea la rilevanza dell’accordo e guarda ai benefici per il territorio

Stazione Tav in Ciociaria, il sindaco Sacco non tralascia l’ipotesi Roccasecca e chiede l’analisi di Rfi

“Chiederemo l'analisi che riguarda il nostro territorio per capire costi e benefici e lavorare a sostegno della scelta più idonea"

Aldo Mattia commissario provinciale di Fratelli d’Italia a Firenze, nominato dalla premier Meloni

Nel comunicare la decisione, la presidente Meloni si è detta certa che Mattia saprà svolgere nel migliore dei modi il proprio compito
- Pubblicità -

Condividi sui social

- Pubblicità -

Più letti

- Pubblicità -