Regione – Fotografata di nascosto mentre fa la doccia negli spogliatoi di una piscina: caccia al “guardone”

La giovane, accortasi della presenza del telefono, ha gridato ed è fuggita. Poi ha trovato la forza di denunciare tutto alla Polizia

Latina – Era negli spogliatoi della piscina che abitualmente frequenta. Aveva appena partecipato all’ultimo corso serale di nuoto e lei, una giovane del capoluogo, era rimasta da sola nei bagni riservati alle donne per fare una doccia come di consueto ma, quando ha alzato lo sguardo, è inorridita. Una mano stava ritirando quello che era a tutti gli effetti uno smartphone. Ci ha messo pochi istanti per realizzare ed ha subito gridato senza che nessuno purtroppo la sentisse. Qualcuno, come accertato subito dopo, servendosi di una grata, aveva infilato il telefono cellulare in una fessura per fotografarla mentre era sotto la doccia.

Sembrerebbe la trama di un film horror se non fosse che è accaduto davvero, in un centro sportivo noto e molto frequentato della città. Potrebbe non essersi trattato di un episodio isolato e lei potrebbe non esser stata l’unica ragazza fotografata senza vestiti e, soprattutto, di nascosto e senza alcun consenso, da chi con quelle immagini potrebbe fare qualsiasi cosa.

Il caso denunciato alla Polizia

La ragazzina, una volta tornata a casa, ha raccontato tutto alla sua famiglia, con un senso di paura profondamente ingiusto ma comprensibile. Stava semplicemente facendo una doccia dopo un normalissimo corso di nuoto e, invece, inconsapevolmente, si è ritrovata vittima di un reato tra i più spregevoli. Nei giorni successivi si è recata presso gli uffici della Questura per denunciare tutto alla Polizia.

I gestori della piscina, informati di quanto accaduto, sono rimasti sconcertati ed increduli. Difficile immaginare quale frequentatore, abituale o meno, possa aver compiuto un simile gesto. Sicuramente chi ha messo in atto lo squallido piano conosce bene i locali del centro sportivo e sa come muoversi indisturbato. Conosceva, ad esempio, la presenza di quella grata “comunicante” con le docce degli spogliatoi femminili. Era, con molta probabilità, certo che mentre stesse scattando quelle immagini nessuno lo avrebbe scoperto. Quante volte ha agito indisturbato? La ragazza è l’unica o altre donne, ignare, sono state fotografate? Sono tutti interrogativi che, si spera, trovino presto una risposta.

Nel frattempo, senza voler creare allarmismi, il fatto che questo triste episodio sia venuto alla luce può essere un modo per mettere in guardia chi abitualmente frequenta centri sportivi e piscine della città.

La protagonista di tutta questa vicenda ha avuto una grande forza: quella di denunciare. Lei, che non ha nulla di cui doversi vergognare, ha messo nero su bianco quello che le è accaduto. Perché non accada ad altre donne e perché questo soggetto venga presto individuato e fermato.

- Pubblicità -
Roberta Di Pucchio
Roberta Di Pucchio
Giornalista pubblicista

CORRELATI
ALTRI ARTICOLI

Furto di rame, beccato con 40 chili di ‘oro rosso’: denunciato un 41enne

Il rame è stato sequestrato e nei confronti dell’uomo è stata avanzata proposta per il foglio di via obbligatorio da Frosinone

Obiettivo sicurezza: rischi ed emergenze sui bus a metano Cotral, parte la formazione per i vigili del fuoco

L’obiettivo è quello di condividere procedure, conoscenze tecniche e buone pratiche operative per garantire una risposta sempre più efficace

Anagni – Novo Nordisk, i vertici globali rassicurano: incontro con istituzioni e dipendenti. Il piano

L’Italia e il sito di Anagni ricoprono un ruolo chiave nei piani di sviluppo di Novo Nordisk: arriva il top manager a fare chiarezza

Confiscati beni per oltre due milioni di euro alla famiglia rom Morelli-Spada: sigillo definitivo della Cassazione

Cassino - Il decreto di confisca ha riguardato un immobile e quattro terreni. L’ultimo tassello di un’attività investigativa meticolosa

Serra di marijuana nascosta in una roulotte: arrestato un 42enne

Sgurgola - Da alcuni giorni i militari tenevano d’occhio un anomalo andirivieni di giovani nel centro cittadino

Giovane mamma smarrisce la borsa con il denaro al parco, il custode la trova e gliela restituisce: l’esemplare gesto

Sora - La bella storia ha per protagonista il custode del parco dedicato a Mons. Mario Morganti: un esempio di onestà
- Pubblicità -

Condividi sui social

- Pubblicità -

Più letti

- Pubblicità -