Cassino – Vittoria legale e risarcimento per due infermieri dell’Asl: decisivo l’intervento della Fials

La sentenza del 30 aprile 2025 ha stabilito un risarcimento economico pari a circa 20mila euro ciascuno per il danno non patrimoniale subito

Un’importante affermazione arriva dal Tribunale di Cassino in favore di due infermieri dell’ASL di Frosinone, che per dieci anni hanno svolto mansioni inferiori rispetto al proprio ruolo professionale. La sentenza del 30 aprile 2025 ha stabilito un risarcimento economico pari a circa 20mila euro ciascuno per il danno non patrimoniale subito.

Ma oltre al valore giuridico, questa sentenza rappresenta anche una vittoria sindacale, resa possibile grazie all’azione costante e determinata della FIALS (Federazione Italiana Autonomie Locali e Sanità), che ha seguito il caso fin dall’inizio, fornendo tutela e supporto ai lavoratori coinvolti. – Si legge in una nota.

Durante il processo è emerso che i due infermieri, pur laureati e con competenze specialistiche, sono stati impiegati in attività proprie degli Operatori Socio-Sanitari (OSS), privati così delle funzioni previste per la loro qualifica, tra cui la programmazione, il coordinamento e il tutoraggio. Il Tribunale ha riconosciuto che tali mansioni non erano conformi allo status di professionisti intellettuali, arrecando un danno alla dignità e all’immagine degli infermieri.

Fondamentale, in questa vicenda, è stato l’intervento della FIALS, che ha seguito il contenzioso legale attraverso l’avvocato Giuseppe Tomasso e ha difeso con forza i principi di professionalità e rispetto contrattuale. «Questa sentenza è una conquista per tutta la categoria», ha dichiarato il segretario provinciale Francesco D’Angelo. «Dimostra che con un sindacato presente, vigile e determinato è possibile far valere i diritti anche contro abusi radicati nel tempo».

La FIALS non si limita a celebrare il risultato, ma lo rilancia come stimolo per il futuro. Il sindacato ha ribadito il suo impegno costante per il rispetto delle regole del lavoro, la sicurezza dei professionisti sanitari e la tutela della loro dignità, annunciando che continuerà a vigilare e intervenire ogniqualvolta vengano lesi i diritti dei lavoratori.

«Questo è solo un punto di partenza. Continueremo a lottare per condizioni di lavoro dignitose e coerenti con l’alto livello di preparazione dei nostri iscritti», ha concluso D’Angelo.

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