Soldi pubblici? Spesi male! E la triste verità è che non è che i soldi non esistano. I soldi ci sono, eccome se ci sono. Ma sono spesi malissimo.
Un disastro annunciato
Nel 2023, l’amministrazione ha avuto una trovata geniale: installare cordoli in travertino lungo via Puccini, spacciandoli per una svolta urbanistica. Quei “mini marciapiedi” in travertino, progettati per migliorare la sicurezza della pista ciclabile, si sono rivelati un ostacolo per la circolazione: residenti furiosi, commercianti esasperati, genitori preoccupati per la sicurezza dei figli.
I cordoli, alti e ingombranti, hanno ridotto la carreggiata già stretta, impedendo la sosta e creando un collo di bottiglia. Un’opera che doveva garantire sicurezza ha finito per mettere a rischio la circolazione, causando disagi continui e proteste a non finire. La cittadinanza era esasperata. Le polemiche non si sono mai spente.
Un costoso ripensamento
Di fronte all’ondata di critiche e all’evidente fallimento del progetto, l’amministrazione ha fatto dietrofront nel 2024. I cordoli dovevano sparire. E qui arriva la beffa: la rimozione, che nelle promesse doveva essere “a costo zero”, è costata quasi 40.000 euro. In dettaglio, 32.268,58 euro per i lavori di smontaggio e 8.721,43 euro per l’adeguamento dei prezzi.
L’amministrazione ha giustificato la spesa come “variante al progetto”. La pista ciclabile, inizialmente prevista come ciclopedonale con corsia separata, è stata trasformata in una semplice corsia ciclabile monodirezionale. I fondi? Recuperati dalle economie residue dell’appalto originario. Soldi pubblici, insomma, gettati per riparare un errore annunciato.
Una gestione folle
Uno sperpero di denaro pubblico in opere inutili: si ignora il malcontento dei cittadini e poi si corre ai ripari, pagando ancora. Ma tanto, a pagare sono sempre loro, i cittadini.
E la città? Continua a collezionare cantieri infiniti, progetti riveduti e corretti, e una rabbia diffusa tra i residenti. Perché quando le decisioni si prendono senza ascoltare e senza pianificare, l’unico risultato è questo: uno spreco continuo e una comunità esasperata.