Il finale di stagione in Serie B si tinge di caos e tensione. La penalizzazione inflitta al Brescia – una sanzione di otto punti, quattro da scontare in questa stagione e quattro nella prossima – al momento ha fatto precipitare i lombardi al terzultimo posto, condannandoli virtualmente alla Serie C, stravolgendo di fatto le dinamiche della lotta salvezza e rimettendo in discussione la disputa dei playout. A pagare le spese più alte, almeno al momento, è la Sampdoria, sospesa in un limbo organizzativo e sportivo in attesa di sviluppi. Il club blucerchiato, inizialmente retrocesso, ora dovrebbe affrontare invece i playout giocandosi una chance di permanenza nella categoria cadetta.
Nuovi scenari
Il nuovo scenario ha coinvolto anche la Salernitana, che si trova assorbita nel meccanismo degli spareggi salvezza. e, perlomeno ora, vedrebbe fuori da queste dinamiche il Frosinone, spettatore silente e in attesa di quel che verrà. Tuttavia, le date originariamente fissate per le gare di andata e ritorno, previste attorno al 15 e 20 giugno, potrebbero subire uno slittamento.
Il motivo è molto semplice: il Brescia ha annunciato l’intenzione di fare ricorso contro la penalizzazione. La società ha ricevuto ieri, 30 maggio, le motivazioni ufficiali della sanzione e ha a disposizione da quella data sette giorni per appellarsi. La presentazione del ricorso, attesa per dunque entro il 6 giugno, farà partire un nuovo iter giudiziario.
La discussione dell’appello dovrebbe avvenire presumibilmente tra il 12 e il 13 giugno, in tempi ridotti rispetto alla prassi, che richiederebbe normalmente fino a due settimane. Un eventuale secondo giudizio negativo verrebbe formalizzato con le motivazioni il 14 giugno, appena 24 ore prima dell’andata dei playout. Tempistiche troppo ristrette per garantire una corretta organizzazione logistica delle partite: dagli spostamenti alle vendite dei biglietti, tutto rischia di saltare.
E non è finita. Il Brescia ha già fatto sapere che, in caso di conferma della penalizzazione, non si fermerà: è pronto a rivolgersi al TAR chiedendo la sospensione immediata degli spareggi. E non esclude ulteriori azioni presso il Collegio di Garanzia del CONI, fino al Consiglio di Stato, pur di far valere le proprie ragioni.
Regna l’incertezza
In mezzo a questo turbine giudiziario, le altre squadre coinvolte restano alla finestra, impossibilitate a programmare il proprio futuro a breve termine. La sola certezza, al momento, è un paradosso: ossia la totale incertezza. Un rinvio dei playout sembra ormai molto probabile, ma non si esclude nemmeno un congelamento prolungato della situazione. In attesa della verità giudiziaria, il campo resta muto. E con esso, il destino sportivo di un’intera stagione.