I numeri che sostengono Riccardo Mastrangeli si assottigliano, Forza Italia rompe gli indugi e Pasquale Cirillo ha esposto pollice verso al consuntivo, ma emerge a margine della dichiarazione di voto un tentativo del sindaco di recuperare uno dei consiglieri forzisti, Christian Alviani. Mossa, quella del primo cittadino, che ha finito per irritare il coordinatore regionale azzurro, Claudio Fazzone e contrariare anche il socio di maggioranza, Fratelli d’Italia. Il tutto mentre la lista Marzi ha preferito allinearsi sull’astensione con l’ex primo cittadino che per due volte ha ribadito d’esser disposto a fare anche passi indietro rispetto alla linea di sostegno esterno alla coalizione di governo. Negli stessi momenti Anselmo Pizzutelli veniva tirato per la giacchetta dal presidente del Consiglio comunale Max Tagliaferri sull’argomento scivoloso della contraddizione nominale tra l’essere capogruppo della Lista Mastrangeli e annunciare voto contrario al rendiconto del sindaco Mastrangeli. Insomma clima pessimo a Palazzo Munari in occasione del via libera al rendiconto finanziario 2024 finito con una conta da fiato sospeso: 15 favorevoli, 10 contrari e 3 astenuti. Tra i sì anche Andrea Turriziani (Lista Marini) assenti i due consiglieri forzisti Maurizio Scaccia e il citato Alviani.
Cirillo: “Il nostro partito dice sì al centrodestra, ribadisce il no al modello Mastrangeli”
Dopo due ore e un quarto di Consiglio comunale a sganciare la “bomba” è stato l’avvocato Cirillo: “A nome del gruppo di Forza Italia e della lista Frosinone capoluogo annuncio voto contrario al rendiconto. La motivazione è dettata da una valutazione di coerenza politica e responsabilità istituzionale. Sul piano amministrativo abbiamo presentato lo scorso anno emendamenti che sono stati disattesi. Uno in particolare ha visto alcune somme spostate per altre finalità. Sotto il profilo politico Forza Italia è partito di centrodestra, è nel centrodestra, è fondatore del centrodestra. Dice ‘sì’ al centrodestra ma ‘no’ al modello messo in piedi dal sindaco Mastrangeli”. Inoltre – ha aggiunto Cirillo con voce più incisiva – “invito il sindaco a non fare più alcuna ingerenza. Non avevamo mai visto qualcuno venire a fare ingerenza chiedendo a destra e sinistra circa incarichi o deleghe assessorili. Non ci interessano poltrone e anticipo che procederò con comunicazione a mezzo Pec. Alcuni consiglieri sono stati avvicinati dal sindaco che avrebbe proposto loro il conferimento di alcuni incarichi anche assessorili. Se non rispondesse al vero invito il sindaco a querelarmi. Ho preso atto anche di questa cosa”, ha concluso il consigliere e coordinatore cittadino degli azzurri.
Il sindaco ammette d’aver parlato con Alviani: “Non c’è nulla di cui debba dolermi”
“Non c’è bisogno di querela – ha replicato Mastrangeli – ho parlato con il consigliere Alviani e ricordo che Alviani ha votato favorevolmente al Bilancio e non penso che ci sia nulla di strano se si parla con un consigliere che ha avuto un atteggiamento costruttivo e favorevole sul previsionale. Lei stesso – ha detto all’indirizzo di Cirillo – e Scaccia non avete votato in maniera contraria al previsionale. Non c’è nulla di cui debba dolermi, nulla per cui debba nascondermi. È qualcosa che attiene ai percorsi della correttezza politica”. I retroscena parlano di un incontro privato tra il sindaco e Alviani in cui si sarebbe parlato di possibile posto in giunta e di un inquadramento del consigliere tornato sui suoi passi nell’ambito della lista Ottaviani. Questo almeno il quadro che sarebbe stato riferito a Fazzone: e il coordinatore regionale azzurro sarebbe andato su tutte le furie. Ma anche negli ambienti dei meloniani la mossa non ha certo fatto piacere anche perché inquadrata oltretutto in un tentativo di rafforzamento della componente leghista. Il malumore di FdI si è trasformato in un avviso educato ma inequivocabile che il consigliere Marco Ferrara ha spedito senza tergiversare all’indirizzo del responsabile del Bilancio, Adriano Piacentini (assessore scelto fiduciariamente dal pimo cittadino).
Ferrara manda un segnale a Piacentini. Marzi fa balenare l’eventuale passo indietro
“Fratelli d’Italia, rassicurata dalle conclusioni della relazione dei revisori dei conti, non ha problemi a votare sì al rendiconto – ha scandito Ferrara – ma si sente di raccomandare all’assessore Piacentini che le riserve espresse nel documento vengano risolte tempestivamente. Bisogna insistere sul monitoraggio della gestione dei residui complessivi con riferimento all’azione della riscossione”. Il consigliere di FdI ha concluso chiedendo quali attività l’assessore al Bilancio abbia nel frattempo iniziato a compiere e cosa abbia intenzione di fare per rispondere alle raccomandazioni dei revisori. Se non è una messa in mora poco ci manca. Anche un punto fermo delle strategie di Mastrangeli come quello costituito dal gruppo di Domenico Marzi – con Gagliardi, Mandarelli e Papetti -, ha visto mettere a dura prova la robustezza del sostegno fornito al sindaco. “Intervenire per rappresentare l’astensione dopo che il rappresentante della Lista Mastrangeli dice di non votare il rendiconto diventa singolare – ha affermato Marzi – e deve indurre riflessioni. Io sono qui non per programma politco, non perché abbiamo intenzione di ribaltare e ricostruire ciò che non ritorna. Il nostro ruolo è quello di un orientamento suscettibile di evoluzione negativa se non dovessi vedere una concreta iniziativa amministrativa. Sono convinto che consiglieri e assessori abbiano lo stesso obiettivo di andare avanti e governare ma c’è qualcosa che, a 3 anni, non si riesce a cogliere come positivo. Per questa ragione le ho rappresentato, sindaco, l’astensione che le confermo”.
Tagliaferri: “Ma lei parla per conto di chi?” Pizzutelli non si tira indietro e attacca a testa bassa
Max Tagliaferri, presidente dell’assise, ad un certo punto avrebbe voluto probabilmente prendere in castagna Anselmo Pizzutelli sul piano della contraddizione in termini: “Ma lei a nome di quale gruppo parla?”, ha chiesto con tono ironico. “Lei dovrebbe saperlo – ha risposto Pizzutelli – la sua domanda è surreale. Parlo a nome della Lista Mastrangeli di cui sono capogruppo. Io sono della Lista Mastrangeli in cui ci possono essere voci alternative a quello che è l’indirizzo del sindaco Mastrangeli. Francesco Pallone ha fatto un’altra scelta ma nessuno dei tre consiglieri eletti dalla lista è più a sostegno del sindaco Mastrangeli, per tornare a quella confusione politica a cui qualcuno ha accennato in questo dibattito. Il consuntivo riflette scelte che questa amminstrazione assume spesso in contrasto con la volontà dei cittadini. Dei denari vengono sottratti alle esigenze vere per atttività che dovrebbero arrivare successivamente. Demolire i cordoli in via Puccini s’è detto che non ha gravato sulle casse dell’ente ma si scopre che è costato 35mila euro. Soldi che stanno in quel cosuntivo che approvate voi, perché la Lista Mastrangeli preannuncia voto contrario. Quanto a confusione delle scelte c’è, poi, il caso di via Marittima a senso unico salvo riaprire al doppio senso di marcia quando ci si rende conto che si sta distruggendo il tessuto economico di quei negozi dell’area. Ripeto: c’è confusione amministrativa e politica e per questo la lista Mastrangeli vota no”.