Asl Frosinone, Maggiore (Fp Cgil): “Nessun trasferimento per compiacere la nostra sigla. Atto doveroso a tutela del lavoratore”

Sulla polemica Fials relativa al trasferimento di un dirigente sindacale, interviene il segretario generale che spiega e contrattacca

Claudio Maggiore, Segretario della Fp Cgil Frosinone-Latina, è intervenuto in ordine alle recenti polemiche scaturite da un articolo apparso l’11 giugno sul nostro quotidiano che dava conto di una nota del Sindacato Fials indirizzata al Direttore Generale della ASL Frosinone ed avente ad oggetto il trasferimento di un dirigente sindacale. – LEGGI QUI.

Maggiore sottolinea che l’articolo, pur non facendo riferimento ad alcuna sigla, era comunque riferibile alla Fp Cgil, ai suoi dirigenti e ai suoi iscritti, essendo stata pubblicata la relativa nota sindacale in maniera integrale sui social della Fials, dove la sigla Fp Cgil era chiaramente evidenziata. “Le affermazioni – spiega il segretario Cgil – ci appaiono offensive e lesive della reputazione della nostra organizzazione e del nostro Dirigente sindacale coinvolto oltre che della stessa ASL di Frosinone”. Riguardo alla frase “Una mossa per compiacere la sigla“, Maggiore ha dichiarato che “si tratta di una speculazione priva di riscontro oggettivo, il cui unico scopo è di fatto delegittimare un’azione sindacale legittima. La predetta frase, inoltre, è lesiva di lavoratori, iscritti alla Fp Cgil, palesemente estranei alla vicenda”.

Maggiore: operatore vittima di discriminazioni, molestie e lettere anonime

Il segretario Maggiore ha respinto ogni sospetto di trasferimento clientelare: “le accuse generiche sono gravi e vengono rigettate con forza dalla Fp Cgil. Il trasferimento in questione non è frutto di favoritismi o ‘battaglie’ tra sigle, ma una legittima e doverosa azione di difesa di un dirigente sindacale della Fp Cgil. Questo lavoratore è da tempo oggetto di azioni vessatorie nel Pronto Soccorso dello Spaziani a causa del suo ruolo sindacale: varie azioni disciplinari sono state elevate e tutte sono terminate in archiviazioni per infondatezza manifesta degli addebiti relativi; parimenti gravi sono state le discriminazioni, le molestie, le lettere anonime ed i prelievi illegittimi di dati sensibili ai danni del nostro dirigente sindacale che ha, altresì, subito accessi non autorizzati alle proprie cartelle cliniche. L’ambiente lavorativo era diventato ostile per il nostro Dirigente sindacale sottoposto ad azioni vessatorie umilianti e lesive della propria dignità personale e professionale: il trasferimento da parte della ASL Frosinone si è reso necessario per salvaguardare la sua salute”.

“Dalla Fials una sottovalutazione dei fatti ai fini della difesa dei dirigenti sindacali”

Sempre il segretario Fp Cgil Frosinone ha respinto le critiche della Fials, accusandola di “gravissima sottovalutazione dei fatti” in merito alla procedura di tutela dei dirigenti sindacali prevista dalla vigente normativa e, in particolare, dallo Statuto dei Lavoratori. Ha sottolineato che l’articolo 22 del predetto Statuto (L. n. 300/1970) obbliga il datore di lavoro a chiedere il nulla osta all’organizzazione sindacale di appartenenza del dirigente che si intende trasferire e non il risultato di un accordo tra ASL e FP CGIL. Il Segretario ha rammentato che “il dirigente della Fp Cgil proprio per la sua attività sindacale è stato vittima nel tempo di una lunga serie di azioni ostili, tra cui aggressioni, atti di vandalismo e persino discriminazione razziale, che ha portato a una condanna penale di un operatore. Queste vicende hanno profondamente provato nel tempo il nostro Dirigente sindacale. Il trasferimento de quo è, pertanto, avvenuto nel pieno rispetto delle normative contrattuali e legislative vigenti che tutelano i rappresentanti sindacali e ne garantiscono l’esercizio delle loro funzioni mettendoli al riparo da ritorsioni nell’ambiente lavorativo ove prestano servizio”.

“No alle strumentalizzazioni di una vicenda delicata magari per attirare attenzione”

Maggiore ha contestato anche l’affermazione della Fials riguardo alla “piena idoneità dei dipendenti“, considerandola “un’invasione di competenza medica e chiedendo se la Fials, per esprimere il predetto giudizio d’idoneità, abbia mai avuto accesso ai fascicoli personali dei dipendenti, paventando azioni legali per eventuali violazioni della privacy. Il segretario Cgil ritiene vada evitata “ogni strumentalizzazione della vicenda magari per attirare attenzione” e si domanda “come mai la Fials non abbia avuto la stessa attenzione e non abbia suscitato lo stesso clamore per altri trasferimenti all’interno della Asl di Frosinone. Gli iscritti FP CGIL, ci viene da domandare alla Fials, non hanno forse gli stessi diritti delle altre Organizzazioni sindacali?”. Per queste ragioni Maggiore ha definito un “paradosso evidente” la minaccia della FIALS di intraprendere azioni legali per far dichiarare l’antisindacalità del trasferimento. “E’ proprio la revoca del trasferimento del nostro Dirigente sindacale che integrerebbe gli estremi di una condotta antisindacale”.

Lettera al direttore generale Cavaliere per ricostruire tutti i passaggi burocratici

La Fp Cgil “si riserva di agire in ogni sede legale per accertare le responsabilità di chiunque risulti coinvolto nelle aggressioni e diffamazioni ai danni del proprio dirigente sindacale e dei propri iscritti”. Il Segretario ha infine ricordato di aver già “contestato la ricostruzione della Fials in ordine al trasferimento del nostro dirigente durante una riunione sindacale e di aver inviato una nota alla Direzione Generale per chiarire tutti gli aspetti della questione, ribadendo l’importanza di una corretta informazione sui temi della sanità pubblica e delle dinamiche sindacali”.

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