Cassino – È diventato il “giallo” più commentato degli ultimi giorni, e non solo per il piumaggio dell’insolito protagonista. Durante la mostra del maestro Alessandro Nardone, sabato scorso, il sindaco Enzo Salera ha ricevuto in dono una gabbietta d’epoca con un canarino. Un omaggio elegante, di quelli che non passano inosservati. Ma il lieto fine non c’è stato. O, almeno, non ancora. Poco dopo la cerimonia, il sindaco ripone il prezioso regalo nella sua spider, lasciata momentaneamente incustodita. Al suo ritorno niente più gabbietta, niente più canarino. Spariti nel nulla.
Non si parla di furto, almeno per ora. L’ipotesi più accreditata è quella di un malinteso o di un gesto impulsivo da parte di qualcuno che, forse, ha creduto si trattasse di un oggetto dimenticato o abbandonato. Ma l’organizzazione della mostra, attraverso i social, ha mandato un messaggio chiaro: “Chiunque l’abbia presa, per errore o altro, la restituisca. Quel dono aveva un significato affettivo”.
Le telecamere di via Cavarzere potrebbero fornire elementi utili a chiarire l’accaduto. Intanto, la storia ha già conquistato l’attenzione dei cittadini, tra chi scherza sull’evasione del canarino e chi parla di mistero da risolvere con tanto di sigla musicale in stile Chi l’ha visto?. Resta il fatto che Cassino, tra incendi d’auto, attentati, buche stradali e risse, ora ha un nuovo caso da seguire: quello della gabbietta scomparsa.
E chissà che il canarino, da qualche parte, non stia già cinguettando…in cerca di casa. Qualcuno sospetta che dopo esser riuscito ad aprire la gabbia sia volato rapidamente verso la Sicilia, luogo ameno e molto più tranquillo.