Un fine settimana che la Ciociaria non dimenticherà. Sette vite spezzate in poche ore: sei vittime sulle strade e una giovanissima strappata alla vita dal mare. Una scia di lutto che ha travolto la provincia in un sabato segnato dal dolore, con comunità intere piegate dalla sofferenza e famiglie distrutte. Un sabato nero, che ha lasciato sgomenta la Ciociaria, difficile da raccontare anche per chi fa informazione, perché rimanere “asettici” davanti a tanto dolore è impossibile.
La strage della Casilina: quattro morti nella notte
Frosinone e Torrice si sono svegliate sabato mattina colpite da una tragedia immane: quattro vite cancellate in un terribile incidente stradale avvenuto nella notte lungo la Variante Casilina, tra Frosinone e Torrice. Un impatto violentissimo che ha messo fine a sogni, progetti, affetti, lasciando quattro famiglie nello sconforto più profondo.
A perdere la vita sono stati Danilo Cantagallo, 31 anni di Frosinone; Gianni Fiacco, 25 anni di Pofi ma residente a Torrice; Franco Ricci, 71 anni di Frosinone; e Maurizio Arduini, 65 anni, anche lui frusinate.
Una tragedia che ha scosso profondamente la provincia, tanto che i sindaci di Frosinone, Riccardo Mastrangeli, e di Torrice, Alfonso Santangeli, hanno proclamato il lutto cittadino e annullato tutti gli eventi previsti sul territorio.




Danilo Cantagallo era un ragazzo molto conosciuto e amato. Lavorava nell’azienda Tagliaboschi e aveva la passione per il calcio: era il capitano degli Eagles Frosinone, squadra di calcio a 5. Solare, leale, generoso: un punto di riferimento per amici e compagni. Al suo fianco, alla guida dell’Alfa Romeo 147, c’era l’amico fraterno Gianni Fiacco, giovane pieno di entusiasmo che lavorava nell’edilizia, alla Nova Edilizia. Grande appassionato di motori, era tra gli organizzatori del Rally delle Terre di Argil. Nella Mercedes 200, viaggiavano invece due amici legati da una lunga amicizia e da una passione comune: il ciclismo. Franco Ricci e Maurizio Arduini erano stimati in città, apprezzati per la loro correttezza e disponibilità.
Secondo le prime ricostruzioni, le due auto si sarebbero scontrate frontalmente con una violenza inaudita, nel tratto tra Frosinone e Torrice. I soccorsi del 118, i Vigili del Fuoco, Carabinieri e Polizia Stradale intervenuti non hanno potuto far altro che constatare il decesso dei quattro. Sono ancora in corso gli accertamenti per chiarire le cause dell’incidente. Nel frattempo, il Comune di Frosinone ha disposto il lutto cittadino per il giorno dei funerali (che verranno fissati dopo gli accertamenti medico-legali), con bandiere a mezz’asta e annullamento di ogni evento pubblico.
Giada, una speranza che si è spenta in mare
Nel primo pomeriggio di sabato è arrivata un’altra tragica notizia: Giada Pompili, la bambina di 11 anni di Ceccano trascinata in mare dalle onde mercoledì scorso a Terracina, non ce l’ha fatta. La piccola si trovava seduta sulla battigia con un’amica, quando un’onda improvvisa le ha trascinate al largo. Due ragazzi di 15 anni, con grande coraggio, le hanno soccorse e riportate a riva. Per Giada, però, la situazione era già gravissima. Trasferita d’urgenza al Bambino Gesù di Roma, dopo giorni di agonia, sabato i medici hanno dovuto constatarne la morte. I genitori hanno compiuto un gesto di immenso altruismo acconsentendo all’espianto degli organi. A Ceccano la comunità è sconvolta.

La morte di Giovanni Gelfusa a Castrocielo
Nel pomeriggio di sabato, un’altra vita spezzata: quella di Giovanni Gelfusa, 55 anni, originario di Pontecorvo, titolare di un ristorante e di un distributore di carburante, molto conosciuto e stimato nella zona. Era alla guida della sua Smart lungo la via Latina, nel territorio di Castrocielo, quando – per cause ancora da chiarire – ha perso il controllo dell’auto finendo contro un muro. L’impatto è stato devastante. Con lui viaggiava una giovane donna, rimasta gravemente ferita e trasportata in eliambulanza a Roma. Anche qui le cause dell’incidente sono al vaglio dei Carabinieri.


A Pontecorvo la notizia ha provocato un dolore enorme: Gelfusa era apprezzato non solo per la sua attività, ma anche per il suo carattere generoso e disponibile. I funerali si terranno oggi, lunedì 23 giugno, alle ore 11, nella Basilica Cattedrale di San Bartolomeo.
Natalino Iamele, morto dopo l’incidente sulla Casilina a Colfelice
In serata, un altro tragico annuncio: Natalino Iamele, 88 anni di Arce, non ce l’ha fatta. Ricoverato all’ospedale di Cassino dopo un grave incidente stradale avvenuto sabato in mattinata lungo la Casilina, nel territorio di Colfelice, è deceduto nella notte. Era alla guida della sua Fiat Panda quando, durante una manovra, si è scontrato con una Smart, finendo poi in una cunetta. Inizialmente le sue condizioni non sembravano gravi, ma il quadro clinico si è aggravato improvvisamente, portandolo alla morte.


Un’intera provincia in lutto
Sette vite spezzate in un solo giorno: un sabato che ha lasciato un vuoto incolmabile nei cuori di tutta la Ciociaria. Comunità intere – da Frosinone a Ceccano, da Pontecorvo ad Arce – si stringono ora attorno ai familiari delle vittime.
Un dolore collettivo che segna una pagina nera per la provincia, chiamata oggi a fare i conti con la fragilità della vita e con la violenza di un destino che, in poche ore, ha sconvolto interi paesi.