Una notizia che si sta apprendendo in questi minuti e che sconvolge non solo la comunità di Arpino bensì tutto il comprensorio. L’allarme, poco dopo le 23:00 di ieri sera. Sono immediatamente accorsi i Carabinieri della Compagnia di Sora, a sirene spiegate, in un’abitazione in via Moncisterna di Arpino. Da lì a poco sono arrivati, in ausilio, anche le tute bianche della Scientifica che, dopo i primi accertamenti, hanno circoscritto l’area dinanzi la casa con del nastro bianco/rosso, il luogo dove giaceva il cadavere di un uomo.
Dalle prime informazioni trapelate sembrerebbe che la famiglia, composta da padre, momentaneamente lontano da casa per motivi lavorativi, la madre di lui, la compagna ed il figlio della coppia, si trovasse all’interno della residenza quando, dopo cena, alla porta avrebbe bussato l’altro figlio dell’anziana. Quest’ultimo, non essendo in buoni rapporti con il fratello, avrebbe approfittato dell’assenza del capofamiglia per fare visita alla madre. Restano ignoti i motivi della visita. Ne sarebbe nata una lite, purtroppo finita in tragedia. L’uomo, non residente ad Arpino, T.A. quarantenne, è deceduto per dissanguamento, in una pozza di sangue, dinanzi l’abitazione del fratello, poco più in là dell’ingresso, sotto gli occhi della madre, della cognata e del nipote.
Gli inquirenti non escludono nessuna ipotesi, al vaglio anche quella che possa esser rimasto ucciso al termine del litigio; indagini a tutto campo: sul posto, fino alle prime luci dell’alba, i Carabinieri del NORM Compagnia di Sora, alla presenza del comandante del Nucleo Operativo e Radiomobile, tenente Giovanni Simeone, unitamente al comandante del Nucleo Investigativo di Frosinone, colonnello Giuseppe Fedele. È stato ponderato ogni dettaglio, eseguiti accertamenti minuziosi, si continuerà ad indagare per definire ogni sfaccettatura della tragedia: se la morte del 40enne sia effettivamente avvenuta per cause accidentali, ovvero non ci sia stato alcun contatto fisico e quindi il poveretto sia caduto dopo aver perso l’equilibrio, oppure se la responsabilità sia eventualmente riconducibile a terze persone. Sia l’anziana signora che la compagna del figlio ed il nipote sono stati condotti in caserma, già prima della mezzanotte, per raccogliere le relative dichiarazioni.
Al ragazzo, 16enne, è stato sequestrato il telefonino, al vaglio gli ultimi messaggi inviati alle persone a lui più vicine, tra queste la fidanzatina. Non risultano al momento indagati. Aperto un fascicolo dal Pm Mattei della Procura di Cassino per far luce sul giallo.
*Aggiornamento: la vittima è Antonio Altilia, per tutti Tony. LEGGI QUI

