Un furto che ha destato indignazione quello della corona della Madonna dell’Assunta avvenuto lo scorso 8 settembre nella chiesa Madre a Cassino. Un furto che, però, è stato risolto a tempo di record grazie all’intuizione di due sacerdoti ed alla celerità della Polizia di Stato che nel corso di una perquisizione domiciliare ha rinvenuto la refurtiva. La brillante operazione degli investigatori del commissariato ha portato il vescovo Antonazzo ad intervenire con una lettera di ringraziamento postata sulla pagina della Diocesi.
“Il furto sacrilego della corona della Madonna Assunta in Cielo nei giorni scorsi ha suscitato nell’animo dei cittadini una profonda costernazione e un incredibile dispiacere. Il suo provvidenziale ritrovamento ha risposto alla speranza e all’attesa di tutti, potendo così coronare ancora una volta, e con maggiore zelo e filiale devozione, la statua della Madonna Assunta, tanto cara alla devozione dell’intera Città di Cassino – scrive il vescovo -. E’ mio cordiale desiderio esprimere, a nome di tutti i devoti cassinati e delle Istituzioni della Città, il mio encomio al personale della Polizia di Stato per il pregevole lavoro svolto nell’identificazione e nel recupero della corona argentea appartenente alla venerata statua di Maria SS.ma Assunta in cielo, patrona della città di Cassino, unitamente all’oggettistica devozionale trafugata e sottratta alla comunità cittadina. La corona della Vergine Maria Assunta in Cielo è simbolo che sintetizza in sé la tradizione cristiana plurisecolare della comunità cassinate. Pertanto, potrà essere ben presto riposta sul capo della Vergine, nel corso di uno speciale e solenne Rito a ciò dedicato. Invoco sull’intera Città la benedizione celeste, per intercessione della Madonna Assunta”.