Bangkok/Phnom Penh – Sale drammaticamente la tensione tra Thailandia e Cambogia dopo una serie di scontri armati esplosi lungo un tratto di confine conteso tra i due Paesi, in prossimità del sito storico del tempio di Prasat Ta Muen Thom.
A dar fuoco alla miccia, secondo fonti ufficiali di entrambi i governi, sarebbero stati attacchi reciproci di artiglieria e colpi d’arma da fuoco, in un’area già da tempo teatro di dispute territoriali. Alcuni video diffusi dal lato thailandese mostrano famiglie fuggire in preda al panico e rifugiarsi in bunker mentre si odono esplosioni in sottofondo. Secondo i media esteri e nazionali, sarebbero almeno nove i morti causati dagli attacchi lanciati da truppe cambogiane contro comunità civili thailandesi e 14 i feriti, al momento, ma sono numeri purtroppo destinati a salire.
Durissima la reazione di Bangkok. Il ministero della Difesa thailandese ha definito l’azione cambogiana come “un attacco mirato contro civili”, annunciando la chiusura di tutti i valichi di frontiera con la Cambogia. L’esercito thailandese ha inoltre comunicato di aver dispiegato caccia F-16 in risposta agli attacchi e di aver neutralizzato due installazioni militari cambogiane lungo il confine.
Dall’altra parte della frontiera, la reazione non è meno dura. In un comunicato ufficiale, il ministero della Difesa cambogiano ha denunciato “una brutale, barbara e violenta aggressione militare da parte della Thailandia”, accusandola di violare il diritto internazionale e minacciare la pace e la stabilità dell’intera regione. Il primo ministro cambogiano Hun Manet ha chiesto al Consiglio di Sicurezza dell’ONU di convocare una riunione d’emergenza, affermando che “le recenti aggressioni thailandesi rappresentano un pericolo estremo per la sicurezza regionale e internazionale”.
La disputa sul territorio al confine tra i due Paesi è annosa e riguarda soprattutto il controllo di siti storici e religiosi di grande importanza culturale, come il tempio di Prasat Ta Muen Thom. Tuttavia, la rapida escalation militare degli ultimi giorni ha fatto temere un possibile conflitto su larga scala.