Crisi Stellantis: Magnapera, Mascio e D’Alessandro (FdI) chiedono azione immediata e condivisa

Daniele Magnapera, Giuseppina Mascio e Giovanni D’Alessandro, in una nota congiunta guardano alle azioni da intraprendere

Stellantis Cassino: la crisi si aggrava. Daniele Magnapera, Giuseppina Mascio e Giovanni D’Alessandro, in una nota congiunta chiedono “un’azione immediata e condivisa”.

Nello specifico, Daniele Magnapera, Presidente del Circolo di Fratelli d’Italia di Aquino argomenta: “Dopo i 550 lavoratori messi in cassa integrazione nelle scorse settimane, nuove preoccupazioni si aggiungono all’orizzonte dello stabilimento Stellantis di Cassino. Il clima di incertezza cresce e l’indotto ne paga già le conseguenze, colpendo in pieno anche il tessuto economico e occupazionale di Aquino e dei Comuni limitrofi. Oggi più che mai, la crisi del polo Stellantis non è solo una questione industriale: è un’emergenza sociale, occupazionale e territoriale. Parliamo di un colosso che fino a ieri rappresentava sicurezza, sviluppo e lavoro stabile per migliaia di famiglie. Oggi, invece, rischia di diventare il simbolo di una delocalizzazione cieca, priva di visione e rispetto per i nostri territori. Da Presidente del Circolo di Fratelli d’Italia di Aquino e da imprenditore radicato nel territorio, esprimo forte preoccupazione per l’indotto locale, per le centinaia di famiglie coinvolte direttamente e indirettamente, per le attività e le piccole imprese che già vedono calare drasticamente il volume di lavoro e di servizi collegati allo stabilimento.

Il Governo Meloni – prosegue – sta affrontando questa crisi con serietà e responsabilità: è aperto un tavolo permanente con Stellantis presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy; si lavora a un piano industriale per la reindustrializzazione dell’intero comparto auto italiano, che metta al centro la produzione nazionale, la transizione ecologica sostenibile e l’occupazione stabile; si stanno valutando incentivi per chi mantiene la produzione in Italia e tutela la filiera. Ma non basta.

“Serve un piano territoriale forte”

Poi la richiesta di Magnapera: “Serve un patto territoriale forte: coinvolgere attivamente Regione Lazio, sindaci, sindacati e imprenditoria locale per attrarre nuove commesse, diversificare la produzione (anche attraverso il polo della componentistica e dell’elettrico), garantire formazione e riconversione per i lavoratori, difendendo l’identità industriale della provincia di Frosinone. Aquino non resta a guardare e soprattutto può contare, in questo momento particolare, come sempre del resto, sulla presenza e sul sostegno concreto del presidente provinciale di Fratelli d’Italia, On. Massimo Ruspandini e del consigliere regionale Daniele Maura. Noi siamo parte di questo territorio, parte attiva, viva, e dobbiamo pretendere una strategia chiara, unita e determinata. Il tempo delle dichiarazioni è finito. Ora servono soluzioni concrete e coraggio politico. Fratelli d’Italia, come sempre, è dalla parte del lavoro, dell’impresa, delle famiglie e dell’Italia che produce. Non permetteremo che la provincia di Frosinone venga lasciata sola”.

Giuseppina Mascio: “Cambio di passo”

Giuseppina Mascio, Presidente del Circolo di Fratelli d’Italia di San Vittore del Lazio, aggiunge: “Il territorio ha grandi potenzialità, oggi ha bisogno di implementare e diversificare gli investimenti su vari settori, a differenza della politica del passato che ha improntato lo sviluppo economico e occupazionale solo intorno alla presenza dello
stabilimento ex Fiat, nell’aera del Cassinate si sente maggiormente con la crisi dell’automotive. Diversamente dal nord della Provincia che sa guardare oltre l’orizzonte. È ciò che potrebbe essere una grande risorsa, nella diversificazione settoriale, è importante per l’economia, in quanto consente di ridurre la dipendenza da un singolo settore e di creare nuove opportunità di crescita e sviluppo. Dall’industria agroalimentare all’elettronica di consumo, dalla tecnologia medica alla logistica, dal turismo enogastronomico ed ospitalità alla moda e abbigliamento. Sono solo alcuni esempi che potrebbero essere considerati diversi dall’automotive. Insieme ai nostri rappresentanti provinciali, regionali e parlamentari possiamo fare un grande cambio di passo”.

D’Alessandro: “Guardare oltre”

Giovanni D’Alessandro, Presidente del Circolo di Fratelli d’Italia di Sant’Andrea del Garigliano e consigliere comunale, chiosa: “Non possiamo continuare a sperare che qualcuno faccia resuscitare l’automotive a Cassino. La politica, le aziende, le imprese, i giovani, devono guardare oltre. Abbiamo un territorio ricco di storia, cultura e bellezza naturale, tra le risorse da riscoprire sul territorio della provincia di Frosinone, abbiamo il fiume Garigliano, il quale merita riqualificazione e valorizzazione con attività come la pesca, canoa e turismo”.

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