Prima Categoria – D’Ascenzo ancora mental coach dell’Isola Liri: “Qui per continuare a scrivere la storia”

D’Ascenzo rappresenta da tempo una figura chiave nel progetto biancorosso che si conferma moderno e completo

Prima Categoria – Nell’Isola Liri 1925, non si guarda solo alla preparazione atletica e tecnica. Si guarda – e si investe – anche sulla testa. Per questo, la società ha confermato per la stagione 2025/2026 uno dei suoi elementi più preziosi fuori dal campo: Marco D’Ascenzo, rinnovato nel ruolo di Mental Coach.

D’Ascenzo rappresenta da tempo una figura chiave nel progetto biancorosso. Non è un uomo da prime pagine, ma il suo lavoro si riflette ogni domenica nei risultati della squadra, nella tenuta mentale durante le partite, nella capacità del gruppo di reagire ai momenti difficili e di crescere, insieme, come collettivo.

Il suo ruolo va oltre la motivazione. È analisi, osservazione, ascolto. Grazie a lui, la società dispone oggi di un sistema di monitoraggio che registra ogni aspetto comportamentale e statistico della stagione: gol, movimenti, approcci mentali, reazioni a caldo e a freddo. Tutto viene letto e rielaborato per fornire al gruppo strumenti utili a migliorarsi.

L’intervista a Marco D’Ascenzo

Questa è la realizzazione del mio sogno in assoluto. Entrare in una società di calcio con 100 anni di storia, un club che ha toccato il professionismo, con un blasone storico, è qualcosa che mi fa emozionare tantissimo. Per me è come se fosse un regalo meraviglioso, che mi ha portato anche a conoscere tante persone stupende, con un cuore ed un’umanità infiniti”, esordisce Marco.

“Mi hanno aperto le porte di una vera e propria famiglia. Il mio desiderio era vedere lo stadio colmo di gente e soprattutto bambini che si divertivano e così, con questo ruolo – l’anno scorso sperimentale per la realtà di Isola – sono riuscito a centrare l’obiettivo che da sempre ha rappresentato la stella polare della mia vita. Affermarmi nel mondo del calcio, del ‘gioco’ più bello del mondo, quello più amato a livello planetario, volevo farlo nonostante io non muova le gambe, anzi forse ancor di più per questo. Volevo che qualcuno vedesse e capisse che il mio lavoro, che va anche oltre la motivazione e lo stare bene in campo, è un tocco emozionale, volevo lasciare il segno. Esserci riuscito, come conferma il rinnovo del mio ruolo, è una soddisfazione immensa, è gioia pura. Cercare la vittoria non è solo superare l’avversario ma le proprie difficoltà, in quello risiede la motivazione principale che ho voluto infondere ai ragazzi – prosegue D’Ascenzo -“.

“Quando ho visto che con il mio lavoro c’era un interscambio con la squadra che ha fruttato non solo risultati in termini di classifica e punti, ma anche di crescita personale e intima, ho voluto salire un ulteriore gradino. Ogni partita è diventata un’avventura che mi ha arricchito. Avere un mental coach deve fare la differenza, deve essere qualcosa in più, un quid che gli altri non hanno. Vincere è bello, stravincere ancor di più, dominare il campionato nell’anno del centenario è inspiegabile…Ringrazio questo ambiente speciale, la casa biancorossa è la mia. Prima di raccogliere le vittorie sul rettangolo verde, l’ho fatto nella mia testa. Forse il segreto è stato anche questo. Ad inizio anno, alla presentazione ufficiale della squadra, io affermai: ‘Mi sento libero, mi sento vincente, mi sento che farò divertire questa gente in un modo che non dimenticheranno mai’. Ho pensato, in quel momento, che le gare volevo vincerle tutte, al di là che fosse il centenario, e voglio vincerle tutte anche il prossimo anno! Questa conferma non è quindi quella del mio ruolo, ma del mio modo di essere, del mio cuore. Il pallone diventa calcio nel momento in cui la testa muove i piedi, non nel momento in cui spingi la sfera oltre il centrocampo. La testa mette la palla in porta”.

“Aver scritto la storia dell’Isola Liri con un filotto clamoroso è stato qualcosa che volevo fare e in cui mi sono applicato, volevo realizzare qualcosa di straordinario, raggiungere la gloria con sacrificio e umiltà. Sono stato sempre sicuro di poter fare la differenza ed entrare nella storia del calcio, ma per tutto questo io voglio ringraziare ogni membro della società, ognuno di loro ha scommesso su di me e io voglio ripagarli con il sorriso ogni domenica. Ricompenserò la loro fiducia continuando a vincere, questo è l’unico modo che conosco di farlo. Non mi voglio fermare davanti a niente. Ora devo raggiungere altri obiettivi, continuare a firmare pagine di storia, io non mi fermo mai. Questa è la mia vita, una vita che va oltre le difficoltà motorie, che viaggia veloce con il motore della passione irrefrenabile. Quest’anno devo fare la differenza ancor di più. Sono nato con un impedimento che non si poteva battere fisicamente, allora mi sono ingegnato per batterlo in un altro modo. L’andata l’ha vinta lui 1-0, ora l’ho ribaltata e ho conquistato tutto quello che desideravo. L’anno prossimo sarà una sfida ancor più bella e difficile, un’altra categoria che vogliamo dominare, tutti insieme. Noi siamo l’Isola Liri e viaggiamo uniti, non abbiamo paura di nessuno, noi non corriamo semplicemente, non andiamo incontro al successo“, conclude quello che – è proprio il caso di dirlo – si è trasformato in un vero e proprio mago di…prima categoria!

Punto di riferimento imprescindibile

“Allena l’anima, non solo la mente”, commentano dallo staff tecnico. E in effetti, D’Ascenzo è diventato negli anni un punto di riferimento essenziale, capace di offrire una spinta continua, di leggere le dinamiche dello spogliatoio e di trasmettere sicurezza e determinazione.

Sempre presente, sempre concentrato, è amato da tutti: calciatori, dirigenti, staff e tifosi. Una di quelle figure che lavorano lontano dai riflettori ma che rappresentano l’essenza più autentica del calcio dilettantistico e non, fatto di passione, relazioni, identità.

La conferma per la nuova stagione rappresenta quindi un ulteriore passo in avanti per l’Isola Liri 1925, che punta su una visione completa e moderna dello sport, dove talento, preparazione e testa vanno di pari passo.

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Cristina Lucarelli
Cristina Lucarelli
Cristina Lucarelli, giornalista pubblicista, specializzata in sport ma con una passione anche per musica, cinema, teatro ed arti. Ha collaborato per diversi anni con il quotidiano Ciociaria Oggi, sia per l'edizione cartacea che per il web nonché con il magazine di arti sceniche www.scenecontemporanee.it. Ha lavorato anche come speaker prima per Nuova Rete e poi per Radio Day, e presentatrice di eventi. Ha altresì curato gli uffici stampa della Argos Volley in serie A1 e A2 e del Sora Calcio.

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