Possibile danno erariale della Asl di Frosinone, Fials segnala alla Corte dei Conti

Continua il braccio di ferro a colpi di carte bollate tra la sigla sindacale di D'Angelo e Tomasso ed i vertici dell'azienda sanitaria

Carte bollate e contrapposizione totale tra l’organizzazione sindacale Fials – rappresentata dal segretario generale Francesco D’Angelo e dal legale Giuseppe Tomasso – e la direzione Asl di Via Fabi. Al centro le vicende legate a vecchio e nuovo atto aziendale e, in particolare, le mancate comunicazioni sindacali previste prima di promulgare la programmazione organizzativa dell’azienda sanitaria, (approvata nell’ultima versione del dg Cavaliere il 31 luglio dalla giunta Rocca). Sul fronte giudiziario sembra che la Fials trovi soddisfatte le sue ragioni e al contempo che la Asl si trovi a fare i conti con procedure bollate dalla condotta antisindacale. La Fials annuncia l’invio di un esposto alla Procura regionale della Corte dei Conti per la condanna alle spese processuali e per l’incarico della difesa conferito ad un legale esterno. Per una spesa di poco meno di 8mila euro l’organizzazione sindacale profila la possibilità che ci sia stato danno erariale.

La sostituzione del documento della Pulvirenti con la nuova programmazione

Il 28 luglio 2025, il Tribunale di Frosinone ha dichiarato la condotta antisindacale tenuta dalla ASL di Frosinone nei confronti della Fials condannandola anche ad € 2900,00 per le spese processuali. La Fials aveva adito il Tribunale sostenendo che “la ASL aveva omesso l’informativa sindacale sia sulla precedente proposta di atto aziendale formulato dalla Pulvirenti sia quella n 482 adottata a giugno 2025 dal manager Cavaliere che faceva seguito al precedente atto, riportando modifiche ed integrazioni. Ora, nel mentre la delibera n 482 del giugno 2025 è stata dapprima sospesa e poi revocata dal Manager Cavaliere, ben consapevole che avrebbe ricevuto una condanna giudiziale, tant’è che attivava una procedura di informativa ex novo, sul punto il Tribunale ha dichiarato la cessazione della materia del contendere. Tuttavia era rimasta efficace la delibera del luglio 2024 per cui il Tribunale ha dichiarato l’antisindacalità della condotta aziendale disponendo l’annullamento della stessa”. Il tribunale ha rammentato alla Asl che “l’informativa sindacale deve essere sempre preventiva e deve essere data per iscritto in maniera puntuale e dettagliata ed anche le eventuali semplici modifiche e/o integrazioni obbligano ad una nuova informativa perché incidono sempre sull’assetto organizzativo”. Di qui, vista la complessiva condotta tenuta dalla ASL la condanna alle spese processuali.

Incarico legale inutile per dichiarare la cessazione della materia del contendere

D’Angelo e Tomasso, a questo punto, hanno inviato il primo agosto 2025, “un esposto alla Procura regionale della corte dei conti, nonché al Manager ed ai due nuovi Direttori, Rossi e Colella, evidenziando che la spese sostenute, quella di condanna processuale e quella della parcella del legale esterno, possono costituire un danno erariale. La Fials, infatti ha dedotto, in primo luogo che la costituzione in giudizio della ASL avveniva senza aver previamente adottato l’atto deliberativo di impegno di spesa, ma solo con una procura alle liti. Solo a seguito di diffida sindacale, la ASL adottava il 16 luglio 2025 la delibera n 615 con la quale conferiva l’incarico al legale esterno per un impegno di spesa di €4.986,36. Ora, per redigere tale difesa è stato riconosciuto un compenso al legale esterno di € 4.986,00. A tale somma va ad aggiungersi quella oggetto di condanna processuale di € 2.918,00 per un totale, dunque, di € 7.900,00.Orbene, si ritiene che tale somma configuri una danno erariale sotto il profilo dell’assoluta fondatezza del ricorso per cui le spese processuali configurano danno erariale per evidente colpa grave, sia per la somma corrisposta per la difesa aziendale atteso che per dedurre la cessazione della materia del contendere perché veniva soddisfatta la richiesta sindacale, la ASL ben avrebbe potuto procedere con un proprio legale interno ovvero addirittura, avvalendosi di un proprio funzionario dipendente”.

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