Cucciolo di gatto colpito da un dardo e gravemente ferito: il vile gesto fa esplodere l’indignazione

Villa Latina - L’animale, impigliato tra i rovi, è stato notato per caso da una residente in località Bianchi

Villa Latina – Un gesto di una vigliaccheria inaudita, un atto di crudeltà gratuita che lascia sgomenti. È stato ritrovato ieri mattina, in località Bianchi, un gattino ferito da un dardo da balestra. L’animale, impigliato tra i rovi, è stato notato per caso da una residente, che con l’aiuto di alcuni volontari è riuscita a liberarlo e a prestargli le prime cure. Le sue condizioni restano gravi: la freccia ha sfiorato la testa, mancando per pochi centimetri di ucciderlo ed è in pericolo di vita.

Chi ha scoccato quella freccia ha compiuto un gesto vile e disumano, colpendo un esserino indifeso per puro divertimento. Non ci sono giustificazioni, non ci sono attenuanti. Solo un codardo può impugnare un’arma per ferire deliberatamente un cucciolo. Secondo quanto affermato dalla stessa cittadina che ha salvato il micio sui social, l’episodio sarà segnalato alle autorità competenti affinché il responsabile venga individuato e perseguito a norma di legge.

Ricordiamo che maltrattare un animale non è solo un gesto ignobile dal punto di vista morale, ma costituisce un reato penale. L’articolo 544-ter del Codice Penale italiano punisce chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagioni lesioni a un animale con la reclusione da tre a diciotto mesi o con la multa da 5.000 a 30.000 euro. Se dai fatti deriva la morte dell’animale, la pena aumenta fino a quattro anni di carcere e 60mila euro di multa sempre abbinata.

Non si tratta di una “ragazzata”, ma di un atto criminale, figlio di una mentalità malata che considera la sofferenza altrui un passatempo. La comunità di Villa Latina, indignata, chiede giustizia e non resterà a guardare: è fondamentale che chi sa parli, che chi ha visto denunci, affinché il responsabile venga assicurato alla giustizia.

La speranza è che il gattino riesca a sopravvivere, ma il messaggio deve essere chiaro: questi episodi non possono e non devono passare sotto silenzio. Serve l’applicazione di pene esemplari e una risposta forte da parte di tutta la società contro chi si macchia di simili infamie.

*Aggiornamento: purtroppo il micino non ce l’ha fatta ed è morto nonostante le cure. Troppo gravi le ferite. Ancora una volta la mano disumana ha strappato alla vita una creatura innocente. Ora si configura un reato peggiore e si spera che l’autore di questa atrocità venga preso e paghi ciò che la legge prevede.

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Cristina Lucarelli
Cristina Lucarelli
Cristina Lucarelli, giornalista pubblicista, specializzata in sport ma con una passione anche per musica, cinema, teatro ed arti. Ha collaborato per diversi anni con il quotidiano Ciociaria Oggi, sia per l'edizione cartacea che per il web nonché con il magazine di arti sceniche www.scenecontemporanee.it. Ha lavorato anche come speaker prima per Nuova Rete e poi per Radio Day e come presentatrice di eventi. Ha altresì curato gli uffici stampa della Argos Volley in serie A1 e A2 e del Sora Calcio.

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