Almeno cinquanta persone sono rimaste uccise in un attacco a una moschea nello Stato nord-occidentale di Katsina, in Nigeria. La notizia è stata confermata da un deputato locale e da alcuni residenti, che hanno descritto una scena di devastazione e panico nella comunità colpita.
Secondo le prime ricostruzioni dei media nazionali ed esteri, un gruppo di uomini armati ha fatto irruzione nella moschea della città di Unguwan Mantau, aprendo il fuoco sui fedeli riuniti in preghiera. L’assalto, secondo un rapporto di esperti destinato all’Onu e visionato dall’agenzia Afp, sarebbe stato compiuto come atto di rappresaglia, dopo che le forze armate nigeriane avevano respinto un precedente tentativo di attacco da parte delle bande nella stessa zona.
Da anni il nord-ovest e il centro della Nigeria sono teatro delle violenze di gruppi armati, spesso definiti come “banditi”, che depredano i villaggi, sequestrano persone per ottenere riscatti e incendiano abitazioni dopo averle saccheggiate. Le autorità locali e l’esercito hanno intensificato le operazioni contro questi gruppi, ma gli attacchi continuano a colpire comunità vulnerabili, lasciando dietro di sé un bilancio pesantissimo di vittime e sfollati.