L’estate 2025 ha lasciato in Ciociaria un segno profondo: settimane di caldo record e falde idriche in sofferenza. La scarsità d’acqua ha portato diversi Comuni ad adottare ordinanze restrittive, imponendo il divieto di utilizzo della risorsa potabile per usi non strettamente domestici. Vietati dunque lavaggi di auto, irrigazioni di giardini e orti, riempimento di piscine e qualsiasi consumo che non sia legato ai bisogni primari.
La rete idrica sotto pressione
Non si tratta solo di un’emergenza climatica. In Ciociaria il problema è aggravato da una rete idrica vetusta, che disperde fino al 60% dell’acqua immessa nelle condutture. Le perdite, sommate all’aumento della domanda nei mesi estivi, hanno reso ancora più complicata la gestione dell’approvvigionamento, con conseguenti disagi per famiglie e attività economiche. In diversi centri sono state necessarie autobotti per garantire le forniture minime. Mario Antonellis, coordinatore dei movimenti per l’acqua pubblica della provincia di Frosinone e Marco Belli, presidente provinciale di Fare Verde, hanno parlato di gestione fallimentare. Altro che colpa del cambiamento climatico – LEGGI QUI.
L’impatto su famiglie e imprese
Il settore agricolo è tra i più colpiti: campi assetati, raccolti compromessi e costi crescenti per l’irrigazione. Anche le piccole imprese, in particolare bar e ristoranti, hanno dovuto fare i conti con difficoltà di approvvigionamento e bollette più salate. Le famiglie, dal canto loro, hanno vissuto settimane di razionamenti e rubinetti a secco, soprattutto nelle ore serali.
Le richieste del territorio
Le associazioni dei consumatori denunciano da tempo la mancanza di un piano strutturale di manutenzione della rete e di potenziamento delle infrastrutture. I sindaci, pur emanando ordinanze contingenti, chiedono ad Acea Ato 5 e agli enti superiori un intervento deciso per ridurre gli sprechi e garantire un servizio stabile. “Non possiamo affrontare ogni estate con la stessa emergenza”, è il coro che arriva da più amministrazioni.
Il futuro tra cambiamenti climatici e nuove strategie
Secondo gli esperti, i cambiamenti climatici renderanno sempre più frequenti e intensi i periodi di siccità. Servono quindi misure a lungo termine: nuove opere di captazione, investimenti per il rifacimento delle reti, campagne di sensibilizzazione per un uso consapevole dell’acqua. Intanto i cittadini si preparano all’autunno sperando in piogge abbondanti, ma con la consapevolezza che la sfida non è più rinviabile.
La crisi idrica non è più un’eccezione, ma una realtà che richiede programmazione, investimenti e responsabilità collettiva. In gioco c’è non solo il benessere delle famiglie, ma anche il futuro produttivo e ambientale della provincia.