“Condanna del genocidio a Gaza, ripudio del terrorismo e della guerra, impegno per la pace”: i consiglieri comunali di minoranza Anselmo Pizzutelli, Maria Antonietta Mirabella, Giovanni Bortone e Norberto Venturi, presentano una mozione sui massacri dei palestinesi inviandola al presidente del Consiglio del Comune di Frosinone, Massimiliano Tagliaferri ed al segretario generale del Comune capoluogo, Mauro Andreone. Tornerà al centro dell’assise di Palazzo Munari una questione già affrontata da Domenico Marzi con un documento su cui però Fratelli d’Italia ha chiesto di rinviare la discussione consiliare per limarne il testo.
L’opposizione del gruppo ex Lista Mastrangeli e del consigliere e medico Pd torna sull’argomento ritenendolo di priorità assoluta e sul quale chiede ovviamente che l’assise si esprima per come è stato elaborato. Ecco di seguito i passaggi essenziali del testo.
“La popolazione non può pagare un prezzo così elevato per le azioni di Hamas”
Premesso che “Il Consiglio Comunale di Frosinone, consapevole del proprio ruolo istituzionale e della responsabilità morale di rappresentare la comunità anche di fronte alle grandi questioni umanitarie che attraversano il nostro tempo, intende esprimere una posizione chiara, ferma e condivisa sulla tragedia umana che da mesi si consuma nella Striscia di Gaza. La popolazione civile palestinese vive da troppo tempo sotto il peso di un’offensiva militare devastante, che ha assunto proporzioni tali da non poter più essere definita una guerra: non vi è un confronto tra due eserciti, ma l’annientamento sistematico di una popolazione inerme. La popolazione palestinese non può continuare a pagare un prezzo così elevato per le azioni di Hamas, che si è reso responsabile di gravissimi atti terroristici che hanno comportato violenze, rapimenti e uccisioni in disprezzo della vita umana”.
Famiglie cancellate e bombardamenti indiscriminati su ospedali, scuole e campi profughi
“È fondamentale distinguere con chiarezza tra le responsabilità di tale organizzazione terroristica e la condizione della popolazione civile, che non può essere chiamata a rispondere di decisioni che non le appartengono. Le azioni condotte dall’esercito israeliano, sotto la guida del Primo Ministro Benjamin Netanyahu, hanno colpito indiscriminatamente abitazioni, scuole, ospedali, campi profughi, vie di fuga e presidi sanitari, in spregio ai più basilari principi del diritto internazionale umanitario. Le testimonianze delle principali organizzazioni umanitarie descrivono un’emergenza senza precedenti: bambini uccisi o mutilati, donne costrette a partorire fra le macerie, intere famiglie cancellate dai bombardamenti, una popolazione ridotta alla fame e priva di acqua potabile, cure mediche e beni essenziali. La distruzione sistematica delle infrastrutture civili, il blocco degli aiuti e la negazione dei diritti fondamentali costituiscono una violazione gravissima e persistente dei valori universali della convivenza civile, colpendo in particolare le fasce più vulnerabili della popolazione: donne, anziani, malati e soprattutto bambini”.
Denunciata la responsabilità politica di Hamas ed i massacri dell’IdF
Il Consiglio Comunale, composto da rappresentanti con esperienze, storie politiche e sensibilità personali differenti, si unisce in modo unanime e bipartisan per condannare questa violenza, qualsiasi azione terroristica e riaffermare i valori della pace, della dignità umana e della giustizia. (…) Denuncia la responsabilità politica di Hamas per i gravissimi e inaccettabili atti terroristici compiuti contro Israele il 7 ottobre e negli anni precedenti. Condanna con fermezza la catastrofe umanitaria e il massacro in corso nella Striscia di Gaza, che per la sua entità e natura assume i tratti di un genocidio ai danni della popolazione civile palestinese. Ripudia ogni forma di guerra, riaffermando con convinzione che nessuna ragione può giustificare la distruzione sistematica della vita umana, della dignità e dei diritti fondamentali. Esprime profondo sdegno per la distruzione deliberata di ospedali, scuole, presidi umanitari e infrastrutture civili, così come per l’utilizzo della fame e dell’isolamento come strumenti di guerra”.
Ora apertura di corridoi umanitari e riconoscimento dei diritti dei palestinesi
Inoltre la mozione propone che il Consiglio comunale del capoluogo denunci “la responsabilità politica del Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu e del suo Governo, ritenendoli responsabili di un’azione militare che ha travalicato ogni limite di legittimità e di umanità. Sottolinei l’unità bipartisan del presente atto, espressione di una volontà condivisa da tutte le forze politiche presenti in Consiglio, poiché la difesa della vita umana va oltre ogni differenza ideologica o partitica. Chieda al Governo italiano di continuare ad operare incessantemente con fermezza, in tutte le sedi diplomatiche, per un cessate il fuoco immediato, l’apertura di corridoi umanitari permanenti e il riconoscimento pieno dei diritti del popolo palestinese. Inviti la cittadinanza a riflettere sull’importanza della pace e della solidarietà tra i popoli, promuovendo, anche a livello locale, azioni di sensibilizzazione e sostegno umanitario verso la popolazione colpita”.