Questa mattina, nell’aula magna del Tribunale di Frosinone, si è svolta la cerimonia di insediamento del nuovo Procuratore della Repubblica, Francesco Minisci. A dargli il benvenuto c’erano magistrati e avvocati del foro frusinate, insieme ai vertici istituzionali e delle forze dell’ordine. Al fianco di Minisci, il Procuratore generale presso la Corte d’Appello Dott. Giuseppe Amato.
Hanno presenziato il Prefetto Ernesto Liguori, il nuovo Questore Stanislao Caruso, i rappresentanti dell’Arma dei Carabinieri con il Comandante Provinciale, Colonnello Gabriele Mattioli, della Polizia di Stato, della Guardia di Finanza, con il Colonnello Stefano Boldrini, dei Vigili del Fuoco con il Comandante Provinciale Alessandra Rilievi, della Polizia locale di Frosinone con il Comandante Dino Padovani. Presente anche il neo Vescovo Mons. Santo Marcianò, a testimoniare il rilievo solenne del momento.









“Impegno e passione”
Dopo i ringraziamenti di rito, Minisci ha affermato: “Inizio il mio percorso con entusiasmo e determinazione. Sono consapevole che si tratti di un impegno gravoso ma partendo da questa consapevolezza posso garantire che porterò in questa nuova realtà tutto il mio bagaglio di esperienza oltre al mio totale impegno”.
“Impegno e passione accompagnati da un grande rigore”, questo ha assicurato il Procuratore Minisci per perseguire ogni forma di illegalità in tutti i settori. “Vogliamo essere un punto di riferimento per i cittadini che subiscono i reati, perchè la Procura della Repubblica deve rappresentare il luogo sempre pronto ad intervenire per la tutela dei loro diritti”.


Chi è il nuovo Procuratore
Francesco Minisci, nato a Cosenza nel 1969 entra in magistratura nel 1997. La sua carriera inizia a Cosenza come sostituto procuratore, per poi approdare alla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, dove per anni si occupa di ‘ndrangheta, estorsioni, traffici di droga e omicidi. Successivamente viene trasferito a Roma, prima nella sezione reati contro il patrimonio e poi nel gruppo antiterrorismo, affrontando indagini legate al terrorismo internazionale e interno. Dal 2013 ha lavorato nella DDA della Capitale, su casi di criminalità organizzata e mafia.
Magistrato di riconosciuta esperienza e rigore, Minisci è stato anche segretario e poi presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati. Uomo di poche parole, noto per la capacità di coniugare analisi approfondita e visione d’insieme, è considerato una figura di grande affidabilità in procedimenti complessi.
A Frosinone raccoglie il testimone di Antonio Guerriero, in pensione da maggio 2024. La sua nomina, approvata dal Csm quasi all’unanimità, è stata salutata come scelta di merito e competenza. Ora lo attende la sfida di guidare una Procura impegnata su più fronti: dalla lotta alle infiltrazioni mafiose, sempre più radicate nel tessuto economico locale, ai reati contro la pubblica amministrazione, senza trascurare la tutela del territorio e la sicurezza dei cittadini.