Si allarga l’indagine sulla tragica morte di Paolo, il ragazzo di appena 15 anni che si è tolto la vita nella sua casa di Santi Cosma e Damiano, in provincia di Latina. Dopo l’apertura di un fascicolo per istigazione al suicidio, al momento contro ignoti, la Procura della Repubblica di Cassino, guidata dal procuratore capo Carlo Fucci, ha trasmesso gli atti anche alla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minori.
Una scelta obbligata, che si lega alla possibilità che gli autori delle condotte di bullismo, ritenute dai familiari all’origine del gesto estremo, siano coetanei o comunque minori.
A coordinare l’indagine è il sostituto procuratore Chiara D’Orefice, che sta seguendo con estrema cautela ogni passaggio, vista la delicatezza del caso e l’età delle persone potenzialmente coinvolte. I carabinieri della Compagnia di Formia hanno già provveduto a sequestrare i dispositivi elettronici di Paolo, così come quelli di alcuni suoi compagni di scuola, per risalire a eventuali episodi di vessazione, insulti o pressioni psicologiche.
Le indagini sono in corso anche sul fronte scolastico. Il Ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, ha disposto un’ispezione ministeriale negli istituti frequentati da Paolo, per verificare se fossero state segnalate situazioni di disagio o episodi di bullismo e come siano state gestite.
La salma del giovane è stata sottoposta ad autopsia. I risultati potrebbero essere resi noti nei prossimi giorni.