Boxe – Paolo Iannucci e Federico Quattrociocchi ancora sul ring: il ritorno dei talenti ciociari

Uno di Isola del Liri, l'altro di Boville Ernica: due pugili accomunati da storie di vita simili e dal grande amore per la 'noble art'

Altre pagine di boxe professionistica ciociara saranno di nuovo scritte e resteranno scolpite negli annali dello sport grazie a due validi pugili come Paolo Iannucci da Isola Liri e il “baucano” Federico Quattrociocchi che si ritrovano accomunati da vicissitudini della vita di tutti i giorni in cui tutti si potrebbero rivedere con l’alternarsi di situazioni mai banali o scontate in cui tanti altri pugili si sono costruiti il proprio modo di vivere l’esperienza sportiva inseguendo un sogno inconscio fatto non solo di luci della ribalta, gloria, notorietà, ricchezza ma di una realtà di uomini veri, uomini che hanno voluto scegliere la correttezza, la caparbietà, la lealtà, l’intelligenza e tanto cuore, salvandosi spesso dal baratro dell’anonimato.

Paolo Iannucci

Paolo Iannucci è stato uno dei più interessanti prospect pugilistici degli ultimi anni; è nato e cresciuto ad Isola del Liri (Frosinone) e si è formato pugilisticamente presso la gloriosa palestra della “Franco Valente” sotto la guida del maestro Gianluca Gabriele. Da dilettante ha disputato oltre settanta incontri tra le categorie dei massimi (fino a 91 Kg) e supermassimi (oltre i 91 Kg), ottenendo lusinghieri risultati ed importanti successi contro i più forti pari peso nazionali. Nel 2008 ha conquistato il Guanto d’oro battendo in finale, a Pisa, Francesco Rossano; nello stesso anno si è classificato secondo ai Campionati Italiani Assoluti di Milano, sconfiggendo nelle fasi eliminatorie avversari di una certa caratura come Eugenio Indaco e Matteo Modugno. L’anno successivo si è laureato Campione Italiano nella categoria dei 91 Kg sconfiggendo nelle fasi eliminatorie Francesco Soggia. Nel 2010, ai Campionati Italiani di Napoli, ha sconfitto, nelle fasi preliminari, l’emergente Endri Spahiu ma perse la finale contro Biagio Imbesi ma conquistando in ogni caso la medaglia di bronzo. Da questo momento la sua carriera venne messa in forte discussione per una serie di problemi fisici alla schiena. Interruppe l’attività agonistica per riprenderla nel dicembre del 2016 tra i professionisti. Batté agevolmente Gianluca Sirci e Cristian Solito per poi affrontare in terra svedese l’ostico astro nascente del pugilato europeo l’imbattuto Pezhman Seifkhani. Partecipò con alterne fortune al Trofeo WBC riportando una schiacciante vittoria contro Fabio Piazza ma cedendo in finale al futuro campione italiano Ivan D’Adamo contro il quale tentò anche la conquista della corona nazionale perdendo di misura nel 2020 a Sora al termine di dieci combattutissimi round in cui però esternò un pugilato tecnico efficace e una notevole padronanza del ring. Da allora altri problemi fisici ne hanno di nuovo rallentato la carriera senza impedirgli di cimentarsi dal 2022 nel cruento calcio antico romano e ottenere diversi e significativi successi.

Nel frattempo, sostenuto dalla compagna e presidente della sua palestra “Pablos” Alessia Mancini che lo ha messo letteralmente “alle corde”, ha ritrovato quella certezza e determinazione per coronare al meglio il suo cammino professionistico. Ha iniziato da molto tempo una preparazione lunga e faticosa che sta svolgendo prevalentemente nella sua attrezzatissima palestra, con l’amichevole e continuo incoraggiamento degli amici Raimondo Scala e Marco Sardellitti e sotto l’attenta e autorevole guida del maestro Giuseppe Tucciarone che lo accompagnerà nella preparazione per affrontare al meglio il prossimo 25 ottobre il valido Emanuele Venturelli a Ferrara per la semifinale al titolo nazionale dei pesi massimi.

Federico Quattrociocchi

Quasi identiche le vicende quotidiane e pugilistiche di Federico Quattrociocchi da Boville Ernica che dopo un lungo periodo di inattività agonistica ha deciso di immergersi di nuovo nella magica atmosfera del ring con notevole voglia di rimettersi in gioco e di indossare un paio di guantoni per lottare contro un sacco, contro un avversario e contro una società vuota di ideali e sempre più asettica.

Giornalmente si sta preparando con i maestri Raimondo Scala e Marco Sardellitti per rientrare tra i professionisti contro un valido pari peso, ancora da individuare, entro il prossimo 10 novembre a Cassino sotto l’egida della Gbc Promotion di Davide Giordano.

Il suo è sicuramente un percorso sportivo in effetti mai interrotto tranne che per un intervento chirurgico al crociato del piede sinistro che non gli ha permesso nemmeno lo svolgimento della sua quotidiana attività lavorativa come istruttore nella attrezzatissima e ampia palestra di famiglia che gestisce insieme alla consorte Giuditta Sapienti la quale cura personalmente l’Accademia di ginnastica artistica; Federico collabora attivamente con  altri quindici istruttori ai i vari corsi di boxe, karate, step, pilates, cross cardio ecc. che sono operativi tutti i giorni con orari no stop  a rappresentare un valido riferimento e vera eccellenza di tutto il territorio.

Nell’incontro svolto nell’ampia e accogliente palestra a ridosso del centro storico di Boville ha espresso la sua ferrea volontà di voler scavalcare di nuovo le fatidiche sedici corde e ritrovarsi contestualmente nel doppio ruolo di insegnante e maestro dichiarandomi: ”Sento dentro di me una grande voglia di rimettermi in gioco e di rivivere quel turbinio emozionale che solo il pugilato riesce a trasmettere in ogni situazione come l’amarezza dopo una sconfitta, l’ansia per il verdetto, il silenzio dello spogliatoio, lo sguardo vigile e paterno del maestro o l’esultanza dopo una vittoria.

Tutto questo crea tenerezza, commozione e mi fa sentire più vivo sapendo che posso inculcare a tanti giovani l’amore per la boxe, la “noble art” ovvero lo sport nobile per antonomasia in cui vige il rigoroso rispetto degli avversari e l’assoluta osservanza delle regole. La mia volontà di ripartire con determinazione è diventata una vera ossessione con la sicurezza che saprò dare una significativa impronta nel prosieguo dell’attività agonistica. L’obiettivo principale è arrivare al titolo nazionale della categoria ed essere un riferimento per tutti quelli che frequentano giornalmente la mia palestra”.

Siamo certi che entrambi riusciranno a raggiungere i loro obiettivi e che con il loro esempio contribuiranno sicuramente alla crescita del pugilato.

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