Frosinone – Martedì 30 settembre, alle ore 11, verranno inaugurati i nuovi spazi della Casa Circondariale di Frosinone dedicati ai detenuti in regime di semilibertà o art. 21 dell’Ordinamento Penitenziario. L’iniziativa, dal titolo “Ricominciare insieme”, è stata realizzata da Seconda Chance in collaborazione con Ikea Roma e punta a rendere più accoglienti e funzionali gli ambienti dedicati alla socialità, allo studio e alle attività quotidiane dei reclusi.
L’intervento, che ha previsto una completa riorganizzazione e arredamento degli spazi, nasce dalla volontà di offrire un ambiente più dignitoso e volto al reinserimento, favorendo percorsi educativi e lavorativi.
Alla cerimonia parteciperanno Giacinto Siciliano, provveditore regionale dell’Amministrazione Penitenziaria per Lazio, Abruzzo e Molise; Anna Del Villano, direttore reggente della Casa circondariale di Frosinone; Flavia Filippi, presidente di Seconda Chance; Ida Petricci, operatrice Seconda Chance Frosinone; Ivan Gardini, market manager Ikea Porta di Roma; e Mimma Pecora, sustainability leader Ikea Roma, insieme ad alcuni detenuti del reparto semiliberi.
Un carcere sotto pressione
L’iniziativa si inserisce in un contesto non privo di criticità. La Casa Circondariale di Frosinone è infatti da tempo alle prese con gravi problemi di sovraffollamento, con una popolazione carceraria ben oltre la capienza regolamentare. A ciò si aggiungono la carenza cronica di personale di polizia penitenziaria e le difficoltà operative quotidiane segnalate dai sindacati di categoria.
Negli ultimi anni l’istituto è stato interessato anche da episodi drammatici, tra cui suicidi di detenuti che hanno riportato all’attenzione pubblica le condizioni di vita dietro le sbarre e la necessità di potenziare sia il supporto psicologico sia le attività di recupero e reinserimento sociale.
Il valore del progetto
In questo scenario, “Ricominciare insieme” rappresenta un segnale importante: un passo verso un modello di detenzione che non si limiti alla custodia, ma che punti realmente a favorire il reinserimento nella società. Un obiettivo che, pur tra le difficoltà strutturali e organizzative, diventa essenziale per garantire sicurezza collettiva e nuove prospettive ai detenuti pronti ad affrontare una seconda possibilità.