Comune di Frosinone, invece di ricompattarsi il centrodestra mette in scena l’allargamento della frattura a Palazzo Munari

Le distanze si allargano tra azzurri e resto della coalizione che sostiene il sindaco. E FdI resta in attesa di risposte alle sue richieste

Si va dritti verso la creazione di una aggregazione a prevalenza civica con Mastrangeli sindaco per il secondo mandato in vista del voto comunale? E in posizione distinta e concorrente si collocherebbe il centrodestra tradizionale, con o senza Lega non s’è capito? Due domande a margine delle ultime schermaglie che si sviluppano sullo scenario della situazione consiliare nota, in cui il sindaco Riccardo Mastrangeli è riuscito a perdere 9 consiglieri eletti nella sua coalizione e finiti all’opposizione, e fondare i suoi numeri in aula su una alleanza inedita rispetto a quella definita dalle urne, con pezzi dell’allora minoranza, da Mauro Vicano e Gianfranco Pizzutelli fino alla lista Marzi.

Richieste inascoltate: da giugno Forza Italia ha scelto l’opposizione

In questa trasformazione ormai consolidata da settimane rispunta il coordinatore regionale Claudio Fazzone a ricordare cose note: c’è stato un momento in cui il gruppo consiliare di Forza Italia – allora composto solo da Pasquale Cirillo e Maurizio Scaccia (ai quali da ultimo s’è aggiunto Christian Alviani) – aveva sottoposto al primo cittadino una serie di richieste considerate irrinunciabili per il prosieguo della consiliatura, a partire dai confini della coalizione che sarebbero dovuti tornare coerenti con l’esito delle urne del 2022, passando per gli assetti di giunta per finire con il ruolo dell’assessore al Bilancio, già coordinatore forzista, Piacentini. Il primo cittadino ha sostanzialmente fatto finta di niente – su per giù lo stesso atteggiamento che avrebbe tenuto mesi dopo con le richieste avanzate dal gruppo consiliare di Fratelli d’Italia che pure esprime il gruppo consiliare più numeroso – e la conseguenza è stata inevitabile: gli azzurri si sono collocati prima in posizione di sostegno esterno e poi hanno visto che non c’erano possibilità di recupero e quindi si sono sistemati tranquillamente tra le file dell’opposizione.

Gli azzurri ribadiscono la mancanza di rispetto per il loro partito

Fazzone ha semplicemente notato che dal punto di vista del centrodestra l’atteggiamento di Mastrangeli appare una mancanza di rispetto verso Forza Italia e inaffidabile rispetto al progetto politico del centrodestra. Il sindaco, da parte sua, ha ribadito che secondo lui le dinamiche politiche non devono essere anteposte agli interessi dei cittadini, la solita teoria della supremazia delle questioni amministrative. E quindi che va avanti senza indugi per la sua strada. Comprensibile che a questo punto Pasquale Cirillo, coordinatore cittadino forzista oltre che componente dell’assemblea di Palazzo Munari, regoli i conti: “Ho letto con stupore le dichiarazioni del sindaco Mastrangeli che, con toni surreali, prova a scaricare responsabilità su altri dopo aver scientemente avvelenato i pozzi della coalizione di centrodestra nel capoluogo”.

Cirillo: primo cittadino politicamente inaffidabile e non rispettoso dei patti

“La verità – sostiene Cirillo – è sotto gli occhi di tutti: è stato proprio Mastrangeli a porre fine all’unità del centrodestra, scegliendo di governare con pezzi del centrosinistra e ignorando ogni forma di confronto e rispetto per gli equilibri politici sanciti al momento dell’elezione. Il senatore Claudio Fazzone ha semplicemente preso atto di una frattura evidente, che non è nata da una dichiarazione sui giornali, ma da scelte politiche ben precise, portate avanti con arroganza e senza alcuna considerazione verso il partito che ha contribuito in maniera determinante alla vittoria. Oggi parlare di dialogo dopo mesi di chiusura totale appare grottesco. La verità – conclude – è che Mastrangeli ha dimostrato di essere politicamente inaffidabile, incapace di rispettare i patti e determinato solo a difendere se stesso, non certo una coalizione”.

Coalizioni in ordine sparso a circa due anni dal voto amministrativo

Avanti in ordine sparso, sembra potersi concludere in base al panorama che si delinea. Mastrangeli e amici per conto loro. Nicola Ottaviani che sta con il primo cittadino ma, appartenendo alla Lega, dovrebbe stare con Fazzone e Trancassini. Fratelli d’Italia che persegue nell’indeciso sostegno all’attuale governo cittadino anche se resta il partito che potrebbe determinare il corso anche nelle prossime urne. Centrosinistra a pezzi come sempre. Lo spezzone socialista è pronto (a cosa? a vincere?) con 3 liste. Quello del dem cova sotto la cenere tra candidature a sindaco fatte balenare dal solito stratega (la strategia del logoramento fa sempre il suo effetto). La città che guarda attonita tra completamento del programma di interventi del tandem Ottaviani-Mastrangeli (100 milioni di investimenti pubblici e privati che iniziano a vedersi), sostenuto dall’ex sindaco Marzi, e frammentazione delle altre proposte che dovrebbero essere alternative e che dovrebbero essere chiarite all’opinione pubblica in tempi rapidi. Materia per pensieri forti, capaci di riflettere liberamente e tirare le conclusioni sui protagonisti.

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Stefano Di Scanno
Stefano Di Scanno
Giornalista Professionista

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