C’è un’arte che non nasce dal rumore, ma dal silenzio. Non dall’apparenza, ma dall’esperienza. È l’arte di Anna Cammarano, che sabato 4 ottobre ha aperto le porte della sua abitazione in via San Michele per accogliere amici, appassionati e visitatori in un vernissage intimo e profondo, dove ogni tela è diventata racconto, ogni colore emozione.
In tanti hanno partecipato, ma nessuno è andato via indifferente. Anna Cammarano è un’artista che dipinge la donna e ne incarna l’essenza: la grazia, la forza, la fragilità, l’eleganza. I suoi tratti attraversano luoghi e simboli: il volto femminile del Risorgimento, i fiori d’Oriente, il fuoco del flamenco spagnolo, i colori intensi di Sorrento, i profumi della Costiera Amalfitana, fino ad arrivare a elementi contemporanei come le noci di New York, la prosperità e la Regina di Cuori.
Ma oltre all’artista c’è la donna. Una moglie amorevole, che ha condiviso la vita con Michele Leva, figura di cultura e sensibilità, assistendolo con dedizione e tenerezza negli anni più duri della malattia. Chi la conosce sa che in ogni suo gesto c’è una storia vissuta fino in fondo: non solo arte, ma amore, fatica, memoria. E poi la madre, di Alessandro, Domenico e Caterina, ai quali ha trasmesso, attraverso l’esempio, il valore del bello, del vero, del giusto.
Originaria di Rimini, ma da tempo radicata a Cassino, Anna continua a raccontare la donna anche con i colori. Una donna che, come lei, non si arrende mai, nemmeno davanti alla sofferenza. In occasione del 150º anniversario dell’Unità d’Italia, ha dipinto l’Italia come una donna sorridente, distesa e avvolta da fiori: un’immagine potente, che parla di rinascita culturale e sociale, ma anche di speranza personale.
La sua pittura è raffinata, evocativa, mai gridata ma profondamente sentita. La sua ultima mostra si era tenuta a Tolfa, nello storico Palazzo Buttaoni, durante la 19ª edizione di Tolfarte, ricevendo consensi unanimi.
A Cassino, in casa sua, Anna ha fatto qualcosa di ancora più grande: ha condiviso se stessa.