Cassino, la politica cittadina torna a discutere delle criticità del “Santa Scolastica” ed a chiederne conto ad Asl e Regione

Il Consiglio comunale aperto sulla sanità ha lasciato numeri e impegni che devono concretizzarsi per evitare il collasso del Ssn territoriale

Il dg dell’Asl di Frosinone, Arturo Cavaliere, ha riportato in via Fabi i numeri e le promesse che ha snocciolato di fronte al Consiglio comunale straordinario di Cassino col compito di realizzare il tutto: “Azioni concrete per rilanciare il Santa Scolastica: numeri e dati di quanto abbiamo già messo in campo realmente in merito a investimenti, cantieri e assunzioni. Lo scopo é affrontare con decisione le criticità del territorio. Oltre quattrocento posti messi a concorso, più di 80 nuovi ingressi solo su Cassino”. Cavaliere ha poi parlato di convenzioni con gli Atenei più prestigiosi per formare i medici di domani, dell’attivazione di procedure dedicate ai Pronto soccorso dell’Azienda”. Ha poi concluso incensando il nuovo corso: “Una strategia chiara per rafforzare i servizi e attrarre professionisti. Diciannove milioni per cantieri e ammodernamenti, lavori per case di comunità e ospedali di comunità avviati a inizio estate, pronto soccorso ammodernati con nuovi spazi in consegna nei prossimi mesi e il nuovo Atto aziendale già approvato. Stiamo costruendo oggi la sanità che il territorio merita”.

Il dg Cavaliere: 80 assunzioni di personale sanitario solo a Cassino

Non è che sia scoppiata l’ola anche perché una politica e una platea di amministratori locali a lungo silenti e partecipi compostamente come sfondo alle immancabili passerelle specialmente pre-elettorali, ha probabilmente capito che magari dire qualche verità in faccia a chi gestisce la sanità pubblica non è cosa fuori luogo. Certo l’amministrazione che si professa di centrosinistra cassinate ha avuto mani libere – politicamente parlando – trovandosi di fronte un management nominato dal presidente Francesco Rocca e dal centrodestra e la meloniana Alessia Savo, presidente della Commissione Sanità alla Pisana. Tutti avversari, insomma. Nelle urne, si capisce. Ma alla fine anche esponenti del centrodestra cassinate non si sono tirati indietro dal denunciare le criticità dell’ospedale cittadino, come Carmine Di Mambro (civico) e Silvestro Golini Petrarcone (FdI).

Sindaco e maggioranza snocciolano i numeri delle carenze d’organico

Sindaco e maggioranza hanno tirato fuori una serie di slides sulle criticità del “Santa Scolastica” partendo dalle gravi carenze d’organico: i medici strutturati del Pronto soccorso sono 4 mentre in base agli accessi dovrebbero essere 20; Ginecologia può contare su soli 3 medici strutturati rispetto ai 7 di Sora ed agli 11 di Frosinone; Ortopedia deve far fronte al bacino d’utenza con 3 medici strutturati, uno specializzato 2 giorni a settimana e 3 a partita Iva che però non operano. Solo 6 i medici a Radiologia con 18 tecnici: carenza che allunga le degenze anche per i ritardi diagnostici. La Chirurgia che dovrebbe contare su almeno 10 medici, ha solo la disponibilità di 4 medici strutturati e 2 a partita Iva. Poi sono state elencate richieste per la medicina territoriale ed è stata sollecitata la riattivazione del posto fisso di polizia in ospedale. Cavaliere si è premurato di controdedurre di fronte ad alcuni dei numeri sottolineati dal primo cittadino ma poi ha concluso assicurando che, entro il 31 dicembre, ci sarà il rafforzamento del Pronto soccorso e si correrà ai ripari per contenere la tempestività degli interventi in emergenza su tutto il territorio del Cassinate e per tutte le situazioni sanitarie tempo dipendenti.

La presidente Savo: restituiremo dignità ai territori più penalizzati

La presidente Savo ha ricordato come la Regione Lazio “ha scelto di invertire la rotta rispetto a stagioni di immobilismo, restituendo dignità ai territori più penalizzati. Non possiamo dimenticare – ha sottolineato – che Cassino è un presidio di confine, fondamentale non solo per la città ma per l’intero Lazio meridionale. Qui la sanità non è un tema astratto, ma significa concretezza, risposte, vita quotidiana dei cittadini”. Ha ribadito che l’impegno della Regione non è fatto di annunci, ma di atti: piani assunzionali, investimenti strutturali, nuove tecnologie e progetti di prossimità come la Casa di Comunità e la Centrale Operativa Territoriale”. Ha poi assicurato che i lavori in corso saranno seguiti passo passo, “perché ogni euro speso si traduca in servizi reali”.

Di Mambro: ho cercato di dar voce ai malati che non ne hanno

“Ho cercato di far capire, al Presidente della commissione della sanità della regione Lazio e al Direttore Generale della Asl, le difficoltà sanitarie che attanagliano questo territorio – ha spiegato il consigliere Di Mambro -. Io continuerò a fare la mia parte -come consigliere, come cittadino e come malato- per dare voce a chi non ha voce, per difendere la dignità di ogni paziente, e per ricordare che dietro ogni numero, ogni lista d’attesa, ogni referto…c’è una persona, una famiglia, una speranza di vita. E la speranza, nasce solo se le istituzioni ascoltano, collaborano e agiscono per il bene del malato”.

Petrillo: da neurologia a cardiologia interventistica, cosa si può fare

“Non li abbiamo invitati per dire che va tutto bene – ha annotato la consigliera comunale di maggioranza nonché medico, Maria Rita Petrillo -, ma perché i cittadini di Cassino e del sud della provincia meritano risposte, servizi e dignità. Per questo ho chiesto tempi certi per il potenziamento del personale e l’attivazione dei reparti promessi, come Neurologia; chiarezza sull’apertura del Clinical Trial Center (centro di ricerca malattie rare neurodegenerative) e sulla realizzazione della Casa e Ospedale di Comunità Gemma De Posis; interventi concreti per ridurre le liste d’attesa e garantire sicurezza nei pronto soccorso; la possibilità di attivare anche a Cassino la cardiologia interventistica e intensificare le cure oncologiche, servizi salvavita che abbiamo il diritto di avere. Cassino non chiede privilegi: chiede pari dignità e pari opportunità di cura. Il diritto alla salute non può fermarsi a metà provincia”. Poi tutti a casa con l’impegno di tornare a incontrarsi tra qualche mese. Insomma niente polemiche o fuochi d’artificio ma solo l’inizio di un confronto tra chi decide del servizio sanitario nazionale ed un territorio divenuto marginale e presidiato da un nosocomio ridotto a fare trasferimenti a Frosinone, Latina e Roma quando si tratta di cose serie o di salvare vite.

- Pubblicità -
Stefano Di Scanno
Stefano Di Scanno
Giornalista Professionista

CORRELATI
ALTRI ARTICOLI

Zes unica, Foti vuol rimediare con la Zls. Ottaviani (Lega) spara a zero su ministro e FdI e Battisti (Pd) attacca il centrodestra

Scontro tra Lega e Fratelli d'Italia dopo la nota dell'ufficio stampa del ministero che nega la possibile estensione delle agevolazioni

Tajani su Gaza: “Per la prima volta da anni, possiamo parlare di futuro e speranza”. L’impegno dell’Italia

Il ministro degli Esteri annuncia in Parlamento l’impegno italiano nella ricostruzione della Striscia: “L’Italia pronta a collaborare"

Sanità, elettrocardiogramma e holter nelle farmacie del Lazio: partita la sperimentazione

Un servizio di telemedicina accessibile con la ricetta di un medico di medicina generale o uno specialista

“Dopo di noi” e case famiglia, oltre 23 milioni di euro dalla Regione per l’abbattimento delle liste d’attesa

L'assessore Maselli: "Con un aumento di 3,6 milioni di euro, la Giunta regionale ha portato il totale a 23,6 milioni"

Ferentino – “Contributo economico a sole cinque attività di bar e ristorazione”, tuona l’opposizione

Musa, Lanzi, Magliocchetti e Pompeo: "Escluse tutte le altre ed ancora nessun sostegno a quelle danneggiate dalla chiusura del ponte"

Provincia, Di Stefano: “Con la fusione bollette idriche ridotte almeno della metà” – VIDEO INTERVISTA

Intervista del Presidente dell'ente di palazzo Jacobucci e Sindaco di Sora a "Scenari e Retroscena": gli obiettivi per la gestione idrica
- Pubblicità -

Condividi sui social

- Pubblicità -

Più letti

- Pubblicità -