Il premio “abbinamenti sdrucciolevoli” va al consigliere Corrado Renzi: parlando di animali (domestici), ha detto che quando muoiono sembra come per i cinesi: nessuno sa che fine facciano. Per proporre il cimitero dei quattrozampe magari poteva scegliere uno slogan meno scioccante. Il sindaco Mastrangeli ha saggiamente preso le distanze. La “risposta che non ti aspetti”? Quella dell’assessore Piacentini al consigliere Marzi. L’ex sindaco chiede: “lei potrebbe dire che l’amministrazione dal 1998 al 2007 ha lasciato posizioni debitorie?”. Cartella da 32 righe per trascrivere le parole del titolare del Bilancio condensabili in una sillaba: “sì”. Il “proverbio arabo sugli amici” che sono pure loro nemici, è adeguato allo stupore del segretario generale Andreone e all’assessore Retrosi: mentre sostengono che il consigliere di maggioranza Marco Ferrara (FdI) è meglio se mette per iscritto le verifiche su atti che intende sollecitare (specie – par di capire – se riguardano faccende che fanno balenare scenari da Corte dei Conti). Di spunti curiosi il “question time” dell’altra sera ne ha comunque riservati, per non rendere del tutto piatto l’ascolto della raffica di domande e risposte. Il tutto in attesa della seduta consiliare di questa sera su consolidato 2024, vari debiti fuori bilancio, odg di Marzi e mozione di Anselmo Pizzutelli entrambi sulla Palestina.
Ferrara pungente con moderazione, Anselmo Pizzutelli carte alla mano
L’impressione dal punto di vista politico-amministrativo è che le domande di Corrado Renzi (Lista per Frosinone) rappresentino in filigrana lo scalpitare del vice sindaco Antonio Scaccia; le puntualizzazioni di Domenico Marzi siano un richiamo alla concretezza rivolto ancora una volta al primo cittadino rispetto agli impegni presi (ascensore inclinato, vendita dell’ex Mtc, parcheggio in via Ciamarra). Poi che l’attenzione sul fronte delle parole usate dal meloniano Ferrara fotografi perfettamente l’atteggiamento di FdI: forza di maggioranza determinante, che non condivide alcune pratiche portate avanti da Mastrangeli, ma trattiene il malumore grazie ad una cortina di riserbo e buona creanza. Di sicuro Anselmo Pizzutelli si è di nuovo dimostrato l’oppositore più pungente e determinato, sempre carte alla mano. Tre ore e 7 minuti di confronti sono sintetizzabili a fatica ma quello descritto fin qui, tutto sommato, pare il panorama che s’è delineato.
Il due volte ex sindaco non ci sta ad accollarsi parte dei debiti comunali
Partiamo dall’ex sindaco Domenico Marzi che riesce sempre a calamitare l’attenzione ed anche il rispetto per tutte le sue argomentazioni. Oltre a sparare flash di letteratura a sorpresa, ricordando l’episodio della cagnetta “vergine cuccia” del Parini. Effetto dello stile personale, della profondità culturale ma anche del riguardo che suscita la carriera politica ormai alle spalle. Marzi ricorda di non volersi più candidare ma chiede di uscire a testa alta dalla sua lunga esperienza amministrativa. Non che abbia cose da nascondere o farsi perdonare, ma c’è il cruccio delle continue allusioni ai debiti comunali che anche lui avrebbe contribuito a creare, durante le due consiliature affrontate da primo cittadino. Un punto d’orgoglio che torna ormai da alcuni Consigli comunali e rispetto al quale aveva chiesto che l’assessore al Bilancio approfondisse e riferisse in assise.
“Chiedo di poter uscire con dignità da questa esperienza amministrativa”
“Se un debito fuori bilancio si basa su sentenza – scandisce l’ex sindaco – l’ho sempre approvato per non esporre l’amministrazione ad un peso ingiustificato. Ora, caro assessore Piacentini, sono andato a rivedere tutte le delibere della mia attività amministrativa e non sono riuscito a trovare dei punti dolenti. Chiedo a lei di poter fornire a me l’elemento che mi serve anche per il mio futuro personale, per uscire con dignità da questa esperienza. Per dire che chi ha raccontato che avrei fatto debiti fuori bilancio anima solo un contradditorio di basso profilo”. L’assessore Piacentini affronta la risposta come un 4×4 a marcia ridotta davanti ad una pendenza del 40%.
Piacentini: buon padre di famiglia sì ma alcuni debiti sono fisiologici
“Ricordo al consigliere Marzi – esordisce – che è vero quanto lui ha sostenuto ma con qualche precisazione. La sua amministrazione in particolare il secondo mandato come ha detto lei, da buon padre di famiglia, ha attuato due procedure di mutuo: una da 1 milione e 150 mila euro per contenziosi anni precedenti. Tre sentenze Tar per contenziosi con Reclas e con Acea. Nello stesso tempo da buon padre di famiglia sempre nel 2006 con banca Intesa ha contratto ulteriore mutuo 7milioni e 600 mila euro: 4,7 milioni per far fronte a contenziosi e sentenze che ci hanno condannato, 1,6 per spese legali annesse e 1,5 beni e servizi”. Piacentini spiega che sì i debiti si sono determinati ma che sono nella sostanza fisiologici – arrivano dal passato per questioni che è difficile prevedere – come accade anche all’amministrazione Mastrangeli in corso. Che ha individuato esposizioni da ripianare per 600mila euro circa.
“Urge studio per dare alla mobilità cittadina un diverso dinamismo”
L’ex sindaco torna all’attualità amministrativa rivolgendosi direttamente al primo cittadino: “Lei mi dirà – scandisce senza troppi fronzoli – in che fase ci troviamo o se è possibile ultimare opere senza creare altre difficoltà alla circolazione veicoli”. Chiede di conoscere a che punto è il trasferimento degli uffici comunali in Piazza VI Dicembre, qual è la tempistica prevista per l’alienazione dell’ex Mtc. Lo sblocco dell’ascensore inclinato è messo in correlazione col caos nella circolazione e con la necessità di mettere mano ad uno “studio per poter ridare alla mobilità cittadina un dinamismo diverso. I parcheggi esterni devono essere utilizzati creando il raccordo con mezzi pubblici, fermando lì obbligatoriamente le auto dei privati e attivando un Tpl efficiente”.
Servizi sociali i primi a trasferirsi in Piazza VI Dicembre
Mastrangeli risponde punto su punto ma prima cede alla celebrazione dei risultati dopo la lunga “traversata nel deserto” compiuta col risanamento dei debiti: “Esperienza virtuosa, casse in equilibrio, non abbiamo sopravvenienze passive, chi viene dopo di noi è padrone del volante, non è costretto a far nessun tipo di sacrificio. La testimonianza è nel bilancio che porteremo all’attenzione di questa aula, col ritorno della capacità di indebitamento: per 12 anni non abbiamo avuto acceso a nessun mutuo”. Andando al sodo: in Piazza VI dicembre si va verso la ristrutturazione di un piano dove sistemare i servizi sociali; si procederà poi alla ristrutturazione di un ulteriore piano che ospiterà urbanistica e lavori pubblici. L’ex Mtc è stato suddiviso in tre lotti per agevolarne la vendita ed aumentare gli introiti per le casse comunali: alienazione da chiudere entro il 2026.
Ascensore inclinato, verifiche sia geologiche che strutturali
Sull’ascensore inclinato si va “avanti con incarico direzione lavori mentre la ditta che ha vinto la gara è pronta a partire. Ma prima vanno verificate le prescrizioni dell”Ansfisa di carattere geologico sul costone sul quale si è costruito 22 anni fa e di carattere strutturale sui piloni che andranno a reggere uno o due ascensori. Abbiamo affidato alla società Insitu calcoli e carotaggi. Stiamo aspettando i risultati”. Il traffico aumentato? Secondo il sindaco è solo l’effeto del numero di cantieri attivati da 8 mesi a questa parte in città a testimonianza del dinamismo dell’amministrazione. Attenti perché la situazione potrebbe perfino peggiorare – avverte Mastrangeli -: “Tra qualche mese avremo lavori anche sulla Monti Lepini, e creeranno condizioni di ulteriore difficoltà. Ma stiamo aspettando quell’intervento da 22 anni”. Il Brt – ribadisce – “costituisce la spina dorsale del Tpl, ci saranno bus elettrici anche nella parte alta e faremo campagne di sensibilizzazione all’uso più consapevole dei mezzi”. Torneremo a scrivere di question time con gli interventi di Ferrara, Renzi e Anselmo Pizzutelli. Cronologicamente successivi.