Un fenomeno che, purtroppo, sta crescendo a dismisura, ormai fuori da ogni regola, complice l’assoluta mancanza di controlli in tal senso: è l’abusivismo turistico, praticato da gente ingorda di facili guadagni, soldi pronto cash mai dichiarati per cui evasi dalle tasse, intascati in nero, in barba a tutte le disposizioni previste per la sicurezza dei partecipanti. Insomma, un modello privo di regole, di professionalità e di tutele per i viaggiatori ignari ed in buona fede, che passa attraverso pseudo associazioni, comitati, gruppi parrocchiali, pro loco o più semplicemente singoli “furbetti” che si avvalgono della sponsorizzazione, anche piuttosto sfacciata, sulle principali piattaforme social.
Un fenomeno che, nemmeno a dirlo, sta mettendo in ginocchio il mercato del turismo breve organizzato e proposto dalle agenzie regolarmente iscritte e dichiarate, che pagano le tasse ed il personale senza riuscire a riempire i pullman, devastate da una concorrenza sleale. Viaggi, escursioni, pacchetti, concerti, soggiorni, crociere, pellegrinaggi, tra l’altro nemmeno a prezzi concorrenziali. Gli abusivi infrangono e commettono illeciti di natura amministrativa, fiscale e, nei casi più gravi, possono configurarsi reati penali: sono necessari i controlli rigidi e competenti delle forze dell’ordine, dalla Guardia di Finanza alla Polizia Stradale, dalla Polizia Locale ai Carabinieri, per contrastare l’abusivismo, con l’applicazione delle sanzioni previste. Se manca la licenza o la copertura assicurativa, anche la gita più semplice rientra tra i viaggi abusivi. Inoltre chi organizza abusivamente, come già scritto, incassa le quote “in nero”, non emette regolare fattura o ricevuta fiscale, non dichiara l’introito all’Agenzia delle Entrate: questa è evasione fiscale, l’illecito tributario è un reato. Le disposizioni in tal senso sono chiare: l’art. 9, L. 17.5.1983, n. 217 impone la licenza di Agente di Viaggi e Turismo per coloro che intendano svolgere attività di organizzazione. La stessa Agenzia delle Entrate ribadisce quanto indicato dalla normativa riguardo i pacchetti turistici, considerando tali anche le gite di un giorno.
In definitiva la legge parla chiaro, non lascia spazio a faziosi fraintendimenti, per cui la contestazione è semplice: possono organizzare viaggi solamente le agenzie con regolare licenza o i tour operator autorizzati, per cui chi organizza deve poter mostrare la licenza ufficiale, garantire la presenza di un Direttore Tecnico abilitato e possedere una polizza assicurativa che copra l’attività turistica. Questi sono requisiti essenziali che garantiscono la legalità e la sicurezza del viaggio. I singoli agenti di viaggio, gli accompagnatori improvvisati, le guide turistiche, i transferisti, le associazioni, le proloco, gli enti pubblici, i comitati, i noleggiatori di bus, i titolari di hotel o B&B, i parroci e vicini alle parrocchie, i macellai, panettieri, gestori del bar ed altri soggetti, non possono organizzare viaggi o gite. Cari partecipanti, è bene che siate attenti anche voi: se la gita o il viaggio abusivo sarà soggetto a controllo prima della partenza, i passeggeri rischiano di perdere quanto pagato e restare a casa; se il controllo avviene durante il viaggio, potrebbero dover tornare a casa a proprie spese. Pure chi acquista, quindi, ha la sua responsabilità: la legge prevede che i clienti debbano richiedere il contratto di viaggio e verificare che l’organizzatore abbia licenza di Agenzia di Viaggi e Turismo.
La redazione di Frosinone News si è già occupata di questi illeciti in terra ciociara – LEGGI QUI – : da Sora a Cassino, passando per tutta la Valle di Comino, da Veroli ad Alatri, a Frosinone ad Anagni, nessuna città della provincia è esclusa, ovunque si organizzano gite e viaggi abusivi. Oltre alle segnalazioni, tantissime, siamo in possesso di alcune comunicazioni ufficiali girate all’attenzione della Polizia e della Guardia di Finanza, alla Tenenza di Sora. Non ultima la più recente PEC all’attenzione del Prefetto, con l’auspicio che si sollecitino i controlli mirati a mettere fine a questo “commercio” irregolare e pericoloso. Nella denuncia si indicano specifici viaggi organizzati da alcune parrocchie o fedeli, forse più devoti al denaro facile, che operano già da tempo nella Valle di Comino.